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Bologna-Shakhtar (0-0), Italiano: «Potevamo ottenere di più»

Le parole postpartita di mister Vincenzo Italiano al termine di Bologna-Shakhtar Donetsk, 0-0 on qualche rimpianto per i rossoblù

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Vincenzo Italiano in Bologna-Udinese - ©Damiano Fiorentini
Vincenzo Italiano (©Damiano Fiorentini)

Tra Bologna e Shakhtar Donetsk finisce 0-0. Un punto a reti inviolate con qualche rimpianto in più per i rossoblù, a più riprese vicino al gol sebbene in avvio il rigore parato da Skorupski a Sudakov risulti fondamentale. In conferenza stampa Mister Vincenzo Italiano ha analizzato la gara, tra punti di forza dei rossoblù e aspetti sui quali è ancora necessario lavorare.

Le parole di Italiano

«Purtroppo anche oggi potevamo ottenere di più. Lo Shakhtar si è dimostrata una squadra di valore ma noi siamo stati perfetti nel pressarli. Dopo il rigore parato abbiamo prodotto molto e sono contento della risposta dei ragazzi. Dobbiamo considerare l’emozione per l’esordio nella competizione. Forse potevamo concretizzare di più, ci è mancato qualcosa sotto porta»

Sulle due fasi
«Sono contento per la prestazione su entrambi i lati del campo, proprio come l’avevamo preparata. L a difesa è stata concentrata, complimenti a tutto il reparto, siamo stati ottimi esclusa la prima palla».

Sulla condizione
«Siamo tutti in condizione, è solo una questione di atteggiamento e percezione del pericolo, ci manca quello che dobbiamo riproporre anche in trasferta. In quattro giorni si è visto qualcosa di diverso ma è nelle nostre corde, sappiamo giocare così e sono fiducioso».

Sull’errore di Posch in occasione del rigore
«Ci hanno sorpreso, e lui non è riuscito ad intervenire. Sta comunque migliorando anche lui più partite faremo più avrà a che bisogno di un cambio, Holm è quasi pronto».

Prima del tecnico rossoblù ha parlato l’allenatore dello Shakhtar Marino Pusic.

Le parole di Pusic

«E’ stata dura per entrambe le squadre, tutte e due volevano vincere, per noi è un buon pareggio .Siamo rimasti in gioco nonostante il rigore sbagliato all’inizio e certamente non era facile essere ugualmente brillanti, sono molto orgoglioso dei miei ragazzi».

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