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Bologna-Spezia, sliding doors

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crediti immagine: bolognafc.it


Così no. Questo avranno pensato tutti gli appassionati rossoblù al termine della sconfitta subita per mano dello Spezia in Coppa Italia. Lo sappiamo, la storia racconta di un Bologna che con la Coppa Italia – almeno negli anni recenti – ha un pessimo feeling, quasi come un intralcio nel classico e rettilineo percorso del campionato. Tuttavia ieri sera la formazione scesa in campo annoverava la stragrande maggioranza dei titolarissimi, ad esclusione di Danilo, Schouten e (parzialmente) Palacio a rischio infortunio, sintomo di come l’impegno in Coppa fosse tutt’altro che secondario. 

Nonostante le premesse, con lo Spezia rivoltato come un calzino visto l’undici titolare completamente inedito, i liguri sono rimasti costantemente aggrappati alla partita, grazie agli innumerevoli errori in fase di finalizzazione da parte del Bologna e alle parate di un super Krapikas, con il rigore parato a siglare una prestazione sontuosa. Anche ieri sera però il segnale preoccupante è arrivato dalla difesa, non tanto per il fatto di non essere riusciti a mantenere inviolata la porta, ma per la mole di gol che il Bologna subisce in ogni partita, rendendo qualsiasi tipo di rimonta altamente utopico o addirittura impossibile. Troppe le occasioni sbagliate, emblematico il rigore di Barrow, autentica sliding door di una partita nata male e finita peggio. 

Il Bologna teneva a questa competizione, lo si è visto nelle scelte e nella grinta degli uomini in campo. La voglia di sfidare la Roma all’Olimpico era tanta, ma la mancata freddezza sotto porta e le sciagurate amnesie difensive (citofonare Denswil) hanno di fatto mantenuto aperto l’incontro permettendo allo Spezia di passare il turno, senza contare i 30 minuti di tempi supplementari che peseranno inevitabilmente sulle gambe dei giocatori. L’unica nota lieta è stato l’esordio con la prima squadra di Simone Rabbi, attaccante della Primavera di Zauri: tanta corsa, tanta voglia di mettersi in mostra e il tiro per il gol del 3-3 che sibila vicino alla porta dello Spezia. 

Mihajlović e il suo staff dovranno fare appello a tutta la resilienza e capacità di superare in fretta le delusioni: al Dall’Ara domenica arriva il Crotone, il record del Bordeaux di 42 partite consecutive con almeno un gol subito è dietro l’angolo, chissà che non sia arrivato il momento propizio per spezzare la maledizione. 

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