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L’anno che verrà

Cosa aspettarsi dalla stagione 25-26 del Bologna? Un confronto tra l’anno sportivo appena concluso e quello che sta per cominciare

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Il Dall'Ara festeggia (©Bologna Fc 1909)
Il Dall'Ara festeggia (©Bologna FC 1909)

Con l’imminente partenza per il ritiro estivo di Valles ha ufficialmente inizio la preparazione in vista della prossima stagione sportiva, che vedrà il Bologna impegnato in ben quattro competizioni: la Serie A, la Coppa Italia, l’Europa League e la Supercoppa italiana. Dopo due annate memorabili, caratterizzate da un innegabile salto di qualità e da una rosa di livello sempre crescente, i rossoblù puntano a confermarsi tra le nuove big del calcio italiano.

Stagione 24-25: difficoltà iniziali e punti di forza

Non c’è bisogno di molti giri di parole: l’anno sportivo 2024-2025 non era iniziato nel migliore dei modi per il Bologna. L’addio di Thiago Motta, capace di guidare la squadra a uno storico quinto posto e alla qualificazione in Champions League, è stato un duro colpo per il popolo rossoblù. A questo punto la panchina venne affidata a Vincenzo Italiano, che negli anni precedenti aveva fatto tanto bene alla guida della Fiorentina.

L’esordio del nuovo allenatore, tuttavia, non fu dei migliori. Nelle prime otto giornate di campionato la squadra intascò sei pareggi, una sola vittoria e una pesante sconfitta per 3-0 subita in casa del Napoli. Un bilancio non lusinghiero per il neo-mister, con i tifosi che iniziarono a criticare sia lui che le scelte societarie. Certo, non bisogna dimenticare che la squadra aveva appena perso alcuni dei suoi gioielli. Joshua Zirkzee, Riccardo Calafiori e Alexis Saelemaekers, grandi protagonisti del Bologna di Thiago Motta, erano tutti partiti per altri lidi. A ciò va ad aggiungersi l’assenza di El Azzouzi, Michel Aebischer, Lewis Ferguson e Nicolò Cambiaghi, tutti lungodegenti a causa di infortuni più o meno gravi.

Grazie al metodo Italiano e alla crescita di giocatori come Santi Castro, Dan Ndoye, Benja Dominguez e Juan Miranda, tuttavia, la squadra cominciò a stabilizzarsi e dopo un avvio di campionato tentennante iniziò a macinare punti su punti. Alla fine dei conti, Vincenzo Italiano e i suoi uomini si sono resi protagonisti di un’altra stagione memorabile per la città di Bologna, con la storica vittoria della Coppa Italia 24/25 a rappresentare la ciliegina sulla torta. Nonostante il nono posto in classifica, dunque, i felsinei si sono guadagnati l’accesso all’Europa League, qualificandosi per il secondo anno consecutivo a una competizione europea.

Lewis Ferguson, Lorenzo De Silvestri e Riccardo Orsolini alzano la Coppa Italia vinta dal Bologna (© Damiano Fiorentini)

Lewis Ferguson, Lorenzo De Silvestri e Riccardo Orsolini alzano la Coppa Italia (© Damiano Fiorentini)

Cosa aspettarsi dalla nuova stagione

Come dicevamo, il Bologna vuole proseguire per questa strada e continuare ad aumentare sempre di più il proprio livello. È soprattutto per questo motivo che la dirigenza ha deciso di condurre un calciomercato più improntato verso l’acquisto piuttosto che la cessione (a eccezione di Sam Beukema, che al momento è l’unico pezzo pregiato in uscita). Giovanni Sartori e il suo staff stanno dunque lavorando per rinforzare ulteriormente la rosa rossoblù. Di conseguenza, ecco che nomi importanti sono sbarcati sotto le Due Torri: prima il difensore ceco Martin Vitik, poi gli attaccanti d’esperienza Ciro Immobile e Federico Bernardeschi (che dovrebbe arrivare a breve). E il mercato non è ancora finito.

In ogni caso, il principale obiettivo societario è dare stabilità alla squadra, riconfermando Italiano in panchina e allo stesso tempo evitando di disgregare la rosa. Insomma, le premesse per partire al meglio ci sono tutte. A differenza della scorsa stagione, però, il Bologna avrà davanti a sé un avvio di campionato più difficile a livello tecnico. Nelle prime dieci giornate sono già in programma due big match sul campo di Roma e Milan, a cui si aggiungono i due impegnativi derby in casa di Fiorentina e Parma. Al quinto e al settimo turno il Bologna dovrà inoltre affrontare due lunghe trasferte contro Lecce e Cagliari. Per quanto riguarda i match casalinghi, i rossoblù ospiteranno il Torino e il Genoa, oltre che il promettente Como e l’incognita Pisa.

Il Bologna, però, ha imparato a non temere più niente e nessuno. Tutto dipenderà dal campo.

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