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Bologna vs Crotone 2 a 3: la cronaca del match – 4 nov

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Un piccolo periodo di flessione rischia di trasformarsi in una crisi nerissima. Dopo le sconfitte rimediate con Atalanta, Lazio e Roma, il Bologna era alla caccia del riscatto contro il Crotone. E invece i felsinei collezionano il quarto ko di fila. I calabresi strappano con molto cuore e altrettanta fortuna uno storico successo per 3 reti a 2. Serve a poco agli uomini di Donadoni un primo tempo giocato su alti livelli. Gli emiliani entrano nella seconda frazione di gioco con il solito atteggiamento passivo, di chi pensa più a difendere il vantaggio per 2 a 1, piuttosto che cercare di incrementare e mettere al sicuro il bottino grosso dei tre punti. Ora il Bfc è in caduta libera e necessariamente andrà cambiato qualcosa. Sarà l’allenatore?
Non sta a noi trarre questo tipo di conclusioni e non ci rimane che rivivere le emozioni di questo match.
Il primo tempo vede un Bologna davvero molto vivace. I felsinei, forti del ritorno da titolare del faro Palacio, giocano un buon calcio, fatto di fraseggi e scambi molto rapidi. Il Crotone fatica a sostenere dei ritmi così alti, tant’è che la retroguardia è costretta a disimpegni rudi piuttosto che eleganti e ragionati. I padroni di casa si rendono pericolosi con qualche incursione e buono spunto, ma la prima occasione del match è a favore degli ospiti. Al 24′ un cross di Stoian trova la capocciata di Budimir da pochi passi, ma Da Costa vola e neutralizza il pericolo. Il Bfc abbassa sensibilmente il ritmo e perciò accusa il ritorno dell’avversario che si può distendere anche in posizioni più avanzate del campo. L’esperienza e la qualità di giocatori come Poli, Verdi e Palacio consentono però di superare questo momento critico. Proprio l’argentino si rende protagonista al 27′ di una azione personale dal limite dell’area,che culmina con un buon tiro raccolto tra le braccia di Cordaz. Sette minuti dopo, sempre “Don Rodrigo”, inventa un pallone delizioso per Poli, che spara di collo trovando però il nuovo intervento del portiere del Crotone. L’ex Inter, eroe dell’ultima salvezza calabrese, viene chiamato in causa anche due minuti dopo, quando Palacio lancia in rete Verdi; il numero 9 tocca di destro, ma il diagonale viene respinto dal piedone dell’estremo difensore. Serve un colpo di genio per risolvere questa partita ed esso non può che arrivare dal fantasista della squadra emiliana: Simone Verdi. L’attaccante di Broni si presenta sulla mattonella al 38′ dopo un brutto fallo su Palacio. La punizione di Verdi non è imprendibile, il suo mancino è tutt’altro che angolato, ma basta per sorprendere un Cordaz fuori posizione. 1 a 0 e festa Bologna!
Tuttavia, il momento di crisi accusato poco prima non è un caso isolato. I petroniani sono ormai famosi per incontrare amnesie imbarazzanti nel corso della partita. È ciò che succede al 42′. Dopo una conclusione di Poli che fa la barba al palo, Masina decide di giocare stupidamente con l’avversario, perdendo palla. La ripartenza favorisce lo scatto di Trotta, che entra in area e va al tiro. La conclusione viene respinta malaccio da Da Costa, che devia in avanti dove c’è Budimir pronto a uccellare il bello addormentato Krafth. L’1 a 1 è servito, ma il primo tempo non è avaro di emozioni e al contrario vuole far impazzire i poveri cronisti, costretti a fare il diavolo a quattro per registrare tutte le azioni. Al 44′ Sampirisi stende Di Francesco con una entrata killer, costringendo il figlio d’arte ad uscire di scena. Sul punto di battuta si presenta ancora Verdi, stavolta intenzionato a calciare di destro. Ma i piedi di Simone godono della proprietà commutativa e il risultato del suo destro è identico a quello ottenuto prima col mancino: il gol. Stavolta la punizione di Verdi è più angolata e di conseguenza le colpe di Cordaz sono ridotte al minimo, anche se il portiere poteva fare di più.
Il primo tempo termina sul risultato di 2 a 1 per il Bologna.
Non c’è che dire, fino a qui Bologna straordinario, capace di rimediare anche alle sbavature commesse, grazie al talento di Verdi e al sacrificio di Palacio e Poli. Il secondo tempo potrebbe essere la consacrazione definitiva di questa squadra e invece, gli uomini di Donadoni sbagliano totalmente l’approccio, come già successo nel match contro l’Atalanta.
I padroni di casa scendono in campo passivi, determinati a far passare il tempo e ad addormentare la partita con il solito possesso palla soporifero dei difensori centrali. Purtroppo però, le partite possono prendere pieghe inaspettate e nulla va secondo i piani. Nonostante le numerose batoste collezionate, i felsinei incappano nello stesso errore, sottovalutando l’avversario. D’altronde, raramente le squadre di Donadoni si sono rese protagoniste di goleade e questo aspetto non va sottovalutato.
Dopo venti minuti quiescenti, ecco che arriva l’imprevisto. Al 65′ Krafth commette l’ennesima ingenuità, colpendo il pallone con il braccio. L’arbitro però lascia proseguire e il Bfc può tirare un sospiro di sollievo, catapultandoti in attacco per segnare. Ma incredibilmente, due minuti dopo l’episodio incriminato, il direttore di gara consulta il VAR e assegna il calcio di rigore a favore del Crotone. Penalty che viene trasformato da Trotta per il 2 a 2.
Neanche il tempo di capire cosa è successo, che il Crotone trova il clamoroso vantaggio. La fortuna assiste notevolmente i calabresi anche in questa circostanza. Budimir, infatti, calcia in porta, trovando la doppia deviazione di Poli e Gonzalez; la palla rimane lì e l’attaccante calcia col corpo all’indietro e di contro balzo, trovando un gol davvero improbabile e casuale. Bologna 2, Crotone 3.
Ma non c’è tempo per i rimpianti. Donadoni forse capisce l’errore commesso e inserisce tutto l’arsenale offensivo che ha a disposizione, tra cui Destro e Falletti. Ma è tutto inutile. Il Crotone fa ciò che gli riesce meglio, cioè chiudere gli spazi, e ogni sforzo del Bologna è inutile. Tutte le azioni dei petroniani rimbalzano contro il muro ospite e i pochi cross effettuati non trovano attaccanti pronti a coglierli, nonostante i tantissimi giocatori offensivi bolognesi in campo negli ultimi minuti. La partita termina così sul risultato di 3 a 2, senza ulteriori reazioni dei bolognesi.
Se le sconfitte rimediate contro Atalanta, Lazio e Roma erano ipotizzabili, questo ko lascia invece tutti sconcertati e sorpresi. Le tre vittorie di fila hanno messo in mostra forse più del reale potenziale rossoblù, e questi insuccessi sono il risultato di problemi cronici di questa squadra. In primis un atteggiamento troppo passivo e conservativo, raramente i felsinei cercano il gol per propria indole e se possono cercano di difendere il risultato. A tutto ciò va aggiunta la mancanza di sacrificio di alcuni giocatori, che dovrebbero invece prendere esempio da professionisti come Palacio e Poli.
Si attende una reazione, o sarà crisi più totale.

Fonte immagine di copertina: It.eurosport.com

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