Bologna FC
Caffè Europa – Bologna-Borussia Dortmund, l’atto finale di fronte alla platea Rossoblù
L’ultima uscita al Dall’Ara, di questa prima fase in Champions League: Bologna-Borussia Dortmund, per l’ultima gioia da regalare

È un giorno speciale, oggi. È vero: la matematica non ti condanna. Però, nel cuore di tutti, c’è una netta sensazione di realismo: il Bologna sta salutando la Champions League. Stasera, l’ultimo atto di quattro, davanti alla propria gente: Bologna-Borussia Dortmund. La stessa gente con la quale la squadra, nelle parole di due protagonisti come Vincenzo Italiano e Riccardo Orsolini, si sente un po’ in debito.
La casella “zero” nelle vittorie, come sottolineato nella conferenza stampa di ieri, deve essere smossa. Per una soddisfazione personale, di un gruppo che ha onorato la competizione al massimo delle sue potenzialità, con più di un pizzico di sfortuna. Ma soprattutto per il popolo Rossoblù, che anche nella serata di oggi, alla fine, si alzerà in piedi per applaudire i propri beniamini: farlo con tre punti, però, sarebbe la degna conclusione.
Bologna-Borussia Dortmund, più di una possibilità
Al muro giallo vuole rispondere il muro Rossoblù. Al Dall’Ara, questo Bologna-Borussia Dortmund sa di serata di gala. E come ci arriva il Bologna a questo ultimo atto, sul palco di casa? Paradossalmente meglio dei più blasonati avversari, come stato di forma. E questo, è il primo mattoncino delle possibilità. Il Bologna, oggi, è una squadra in piena fiducia dei propri mezzi: non serve nemmeno dilungarsi troppo sui motivi. E non è per una qualsiasi forma di arroganza – ci mancherebbe, visto la competizione – ma per semplici dati di fatto: i Rossoblù, oggi, sono una squadra che segna, che ha trovato un equilibrio in mezzo al campo, e che ha una difesa la quale non ha indietreggiato per un solo secondo in questa Champions League.

Jhon Lucumì, autore dell’unico gol finora in Champions League del Bologna (© Bologna FC 1909)
Certo, l’avversario è di prima fascia, letteralmente. Una squadra finalista di questa stessa competizione, meno di un anno fa. Un avversario che sicuramente non è da analizzare per le sue attuali difficoltà, ma per i pericoli che può creare in qualsiasi momento della partita. Ma, è un avversario che potrebbe soffrire questo Bologna, per l’impostazione di gioco di Italiano. D’altronde, i Rossoblù hanno dimostrato di potersela giocare con tutti, anche con i migliori, sia in Italia e sia in Europa. Il Bologna è consapevole dell’opportunità che ha, e sa di dover cogliere l’attimo.
Riconoscenza
Alle volte i sottotitoli possono racchiudersi anche in una sola parola. Riconoscenza, per questo Bologna-Borussia Dortmund, è il termine giusto. Non per il match in sé, quello sul campo. Ma per tutto l’ambiente Rossoblù. Qui torniamo alla sensazione di sentirsi in debito, metaforicamente parlando, della squadra. Sicuramente, non aver ottenuto nemmeno una vittoria in tutta la competizione non può rendere soddisfatti. E questa, con altissime probabilità di essere l’ultima al Dall’Ara, è una partita diversa dalle precedenti. Proprio per la possibilità di non regalare una gioia a uno stadio che lo meriterebbe a pieno, e lo hanno sottolineato due protagonisti che lo vivono visceralmente questo stadio.

(© Bologna FC 1909)
Il Bologna, inteso come gruppo squadra, ha un senso di riconoscenza verso la propria gente, che non smette mai di incitare i propri ragazzi. Che sia al Dall’Ara o in un qualsiasi altro stadio, la loro voce si sente sempre forte e chiaro. Regalargli questa gioia, l’ultima, sarebbe probabilmente impagabile per ognuno di loro. E la stessa gente ha lo stesso senso di riconoscenza verso questo gruppo che anche quest’anno sta regalando emozioni. In pochi ci credevano, dopo aver vissuto la scorsa stagione. Invece, il Bologna è ancora lì, e concede ancora una opportunità di sognare. Proprio per questo motivo la voglia di vincere è quantificabile come “a dismisura”: non c’è motivo di fermarsi. Ma, in ogni caso, al triplice fischio, tutti si alzeranno in piedi anche stasera, e applaudiranno con tutte le forze una squadra che può solo essere ringraziata: abbiamo vissuto la Champions League, e chissà cosa ci riserverà il futuro.
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