Bologna FC
Cagliari-Bologna: chiedici se siamo felici (Stadio)
La semplicità e la bellezza del gioco portano i rossoblù al quinto posto in classifica
La felicità nasce dalla semplicità. È una legge valida per la vita, la tecnica, l’arte… e il calcio. Per lo meno, quello di Italiano e dei suoi ragazzi. La vittoria con il Cagliari dimostra che il Bologna sa essere semplice in modi diversi.
Prima Holm, poi il profetico sinistro di Orsolini: torna la vittoria in trasferta
Il primo gol è l’efficace messa in atto di soluzioni lineari. Italiano le teorizza, i giocatori le applicano: calcio d’angolo di Bernardeschi, schiaccia Odgaard sul secondo palo, Holm devia per l’1 a 0. Canonico e meraviglioso da guardare perché dà inizio al tutto. Orsolini sul secondo gol mostra la semplicità del corpo e dell’attrezzo come un ginnasta con gli anelli o un cacciatore che tende l’arco. Vola la freccia: colpisce il bersaglio. Parte il sinistro: portiere battuto. Inevitabile e profetico.
E se finora le difficoltà fuori casa avevano annullato le ambizioni del gioco elettrico rossoblù, la partita di ieri cambia gli equilibri. Il Bologna ottiene i suoi primi tre punti in trasferta da marzo a Cagliari, dove non aveva mai vinto due volte consecutive. Proviamo a capire il come. La qualità e l’esercizio sono stati premiati. Odgaard e Bernardeschi sono saliti di tono, creando soluzioni offensive e sfuggendo al controllo degli avversari. Arrivati così a un passo dalla zona Champions con tredici punti in sette gare. Enorme la differenza con lo scorso anno a parità di partite giocate (otto punti): forse è lecito sognare.
Holm esulta con Odgaard per il gol del momento 1-0 in Cagliari-Bologna (© Bologna FC 1909)
Cagliari, bene ma si può migliorare
Dall’altra parte del campo, ieri, un Cagliari che trova giocate e occasioni, ma non riesce a finalizzare. Non c’è densità in difesa e Holm può segnare il primo vantaggio del Bologna. Non c’è energia per pressare gli avversari in ogni zona del campo. Anche nelle precedenti sconfitte (con Napoli e Inter) erano emerse l’inferiorità tecnica e l’incapacità di svoltare le partite in corso. Nonostante questo, la squadra sarda ha due punti in più rispetto alla scorsa stagione. Segno che finora ha fatto un ottimo lavoro riuscendo a contrastare bene le avversarie. Deve essere più consapevole delle proprie virtù. C’è anche qualcosa da perfezionare: la qualità tecnica e la spinta agonistica per creare densità e trasformare le occasioni in gol. Con le lezioni tratte dalla sconfitta col Bologna, testa ora alle prossime sfide con Verona e Sassuolo.
Fonte: Bruno Bartolozzi, Stadio
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook
