Calciomercato Bologna – Chiusi nel labirinto

Ora, si fa tutto più complicato. Il calciomercato del Bologna, dopo le cessioni di Ndoye e Beukema, non sarà più lo stesso. E il motivo, in realtà, è molto semplice: i felsinei hanno soldi in quantità. Gli oltre 70 milioni entrati nelle casse rossoblu stanno alterando gli equilibri, mentre ogni società che tratta con Saputo spara alto sulle cifre. Legittimo? Assolutamente. Ma questo processo sta mettendo a dura prova le doti dei dirigenti emiliani.

Dan Ndoye e Giovanni Sartori (© Bologna FC 1909)

Avanti un altro
Non illudetevi: il mercato in uscita sarà ancora lungo. Dopo l’ufficialità di Ndoye al Forest, servirà la firma di El Azzouzi per il prestito in Francia, mentre Posch, Aebischer ed Erlic hanno ricevuto offerte. La partenza dei tre è tutt’altro che scontata, ma queste trattative possono aprire le porte ad un mercato “alla Sartori”. L’obiettivo resta la ricerca di un buon rapporto qualità prezzo, per evitare di strapagare delle seconde linee. E, per farlo bene, sarà importante trattare con più squadre contemporaneamente, per non mostrarsi troppo disponibili e dipendenti. Così, in difesa sarà corsa a due tra Leysen e Hajdari, mentre l’erede di Posch verrà selezionato tra Zanotti, Zanoli, Zortea e Barbieri. Sembrerà uno scioglilingua, ma rende l’idea della quantità di obiettivi sui quali i rossoblu lavorano ogni giorno. Anche perché questa è soltanto la difesa.

A centrocampo, Miller e Nicolussi Caviglia, con una lieve preferenza per il primo, vengono entrambi seguiti con interesse, mentre l’idea Boving per la fascia prende sempre più piede. Insomma, il top player non serve, anche perché la base di partenza c’è, pure senza Ndoye.

Fonte: il Resto del Carlino, Marcello Giordano

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