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Calciomercato Bologna – L’ultima domenica prima dei 3 punti: le trattative calde

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Nella domenica che precede il primo match ufficiale (il prossimo venerdì sera in Coppa Italia, dove il Bologna incontrerà o il Cesena o l’Entella, due vecchie conoscenze), i primi tre punti della stagione, è il mercato a farla da padrone, con tre capitoli molto importanti.

Il Capitolo Ndoye

Su Dan Ndoye, classe 2000, ala destra ma capace di fare più ruoli in attacco, il Bologna ha già mosso i suoi passi con decisione: un contratto quadriennale da 700mila (circa) euro a stagione e una proposta al Basilea per il cartellino di 7/8 milioni, bonus compresi (mentre la richiesta della società svizzera del Basilea è di circa 10 milioni). Dan è già convinto della sua nuova destinazione e spinge la sua società ad accettare la corte della compagine di Joey Saputo.
Ndoye fra le altre cose, si presenta con un buon palmares: 7 reti e 5 assist l’anno scorso, 1 rete e 3 assist nella stagione appena iniziata, fanno di lui un prospetto molto importante e futuribile, in piena logica delle regole finanziarie che il Bologna si è dato.
 

Il Capitolo Sallai

Thiago Motta ha ribadito la necessità di avere due “ali” pronte e la seconda (oltre a Ndoye) sarebbe quel Roland Sallai, 26, per cui il Friburgo, la sua società, ha appena ribassato il prezzo del cartellino da 15 a 12 milioni, ma sempre lontano dalla cifra che i rossoblù sarebbero disposti a mettere sul piatto. Ma è proprio Sallai che tentenna, vista la corte del Marsiglia e Fenerbahce, sua possibile e personale porta di accesso all’Europa. Ma Sartori si divide in quattro (come Marco Di Vaio) e persegue altre strade, come quella di Nicolò Cambiaghi, 22, Atalanta (ultima stagione in prestito all’Empoli). Ed è proprio ad Empoli che, in 28 presenze, ha bollato sette volte con 2 assist. Nicolò ha il contratto in scadenza nel 2024 e la Dea chiede 5 milioni (un “cartellino” onesto), ma sul ragazzo c’è anche il Monza (che vorrebbe bissare il percorso che un anno fa fece Pessina) e la strada per arrivare all’attaccante nerazzurro non è così semplice come sembrerebbe.
Infine Sartori non perde d’occhio quel Billal Brahimi, 23, ala sinistra (ma che all’occorrenza può giocare anche sull’altra fascia) del Nizza, che, con l’arrivo di Jeremy Bogà dal Sassuolo, potrebbe non trovare più spazio.
 

Il Capitolo Dominguez/Schouten

A Firenze la notizia del “ritorno” di Castrovilli (niente Bournemouth per non avere superato le visite mediche) blocca (almeno momentaneamente) la discesa in viola di Nicolas Dominguez (in attesa che il Manchester United affondi il colpo per Sofyan Amrabat). E se Thiago Motta tira un sospiro di sollievo per il blocco della sua cessione “momentanea”, rimane in apprensione per Jerdy Schouten, per il quale il Psv ha offerto 12 milioni di euro + 3 di bonus. Il Psv ha sondato in queste ore la volontà di Jerdy di volere intraprendere questa strada (il ritorno in Olanda del capitano di ieri ndr), ben sapendo che a 20 milioni di euro più 5 di bonus il Bologna accetterebbe di sedersi al tavolo delle trattative. 
In breve: proposto, dal suo agente, Stefano Sensi, ex Nazionale e Sassuolo, che l’Inter potrebbe lasciarlo andare per soli 2 milioni di euro; non tramonta il sogno di portare in rossoblù il 21enne Aster Vranckx, capitano dell’U21 belga e giocatore del Wolfsburg (la squadra di Mattias Svanberg), talentuoso centrocampista centrale (ma anche trequartista), con il contratto in scadenza nel 2025 (ad oggi il suo valore è sugli 8/9 milioni di euro) e già cercato un anno fa, prima di trasferirsi al Milan
Registriamo, per dovere di cronaca, l’offerta di Fausto Vera, 23, centrocampista centrale (ma anche trequartista), del Corinthians, ex nazionale argentino U21 e olimpico, ma il prezzo richiesto dalla squadra brasiliana (7 milioni di euro) è ritenuto dall’Area Tecnica rossoblù troppo alto.
Il florilegio di nomi legati al centrocampo, che stanno venendo fuori, sono la necessità di non farsi trovare impreparati, nel caso che sia Dominguez che Schouten dovessero partire, visto che per il primo potrebbe rifarsi sotto il Milan, qualora il Fenerbahce convicesse Krunic a lasciare il capoluogo meneghino.
 
(Fonte Marcello Giordano – RdC)

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