Bologna FC
È partita la giostra del calciomercato, ma non è ancora il momento
Si avvicina il calciomercato e arrivano le prime voci sui gioielli Rossoblù: il Bologna, però, non sente niente

Lo sentite? È il rumore del mercato! No, non quello di paese o di città – anche se a volte, bisogna ammettere, lo sembra – ma del gioco del pallone. Il calciomercato, soprattutto quando si parla di Bologna, tocca le corde di tutti, e anche quest’anno sembra essere iniziato presto: fin troppo presto.
E quindi – anche se in realtà sono mesi che se ne sentono di voci – ecco che parte la giostra: a quella squadra piace quel giocatore del Bologna, l’altra farebbe carte false per avere quell’altro. Addirittura una squadra potrebbe prenderne tre. L’ultima sono i “contatti positivi”. Ma, a Bologna, non è ancora momento di calciomercato.
Bologna, la più desiderata del calciomercato
A inizio anno, quando il Bologna tentennava un po’ su tutti i fronti, il primo pensiero del mondo al di fuori dei colori Rossoblù è stato uno solo: overperforming. In italiano: i giocatori del Bologna, lo scorso anno, sono andati oltre le loro possibilità. “Ora che hanno venduto quelli buoni poi…”. Qualche mese dopo, invece, il Bologna è ancora lì, dov’era lo scorso anno e forse può fare addirittura meglio. Ecco che incombe il calciomercato, quello che a Bologna conoscono bene. Ma che collegamento c’è? Facciamo qualche passo in avanti rispetto all’inizio, e andiamo a quest’inverno. Prime voci: Ndoye e Castro su tutti. Napoli e Inter, per l’uno e per l’altro, con lo svizzero che, addirittura, veniva dato partente nel mercato di gennaio.
Nulla di fatto, ovviamente. Il Bologna aveva svoltato da un po’ rispetto agli inizi, ed era tornata la macchina da corsa vista nella scorsa stagione: forse addirittura migliorata, appunto. Vincenzo Italiano aveva dato nuova linfa, e i risultati iniziavano a fioccare: campionato, Champions League, Coppa Italia, un po’ ovunque. Dall’attacco alla difesa: i più desiderati, a un certo punto, diventano Lucumì e Beukema. Sempre Napoli e Inter in cima alle voci, prima per uno e poi per l’altro. Non tralasciamo il centrocampo: Ferguson, ristabilito, torna in orbita delle “big”. L’ultimo in ordine di tempo è Orsolini: quest’inverno voluto dal Milan, ora dal Napoli, per il quale si parla di “contatti positivi”. E il Bologna, con i suoi gioielli, torna ad avere, dopo un anno, tutti gli occhi del calciomercato su di sé: tutti hanno capito che no, l’anno scorso non si era andati sopra ai propri livelli.
Bottega cara, o ancora meglio: bottega chiusa
Tutti vogliono i giocatori del Bologna. O perlomeno, è quello che traspare un po’ da tutte le parti. Ma, soprattutto a Bologna, non si sente la necessità di parlare di calciomercato. Non ora, in un momento in cui la squadra è in lotta per l’Europa e per la Coppa Italia. Non è il momento, e non lo sarà nemmeno a breve: solo dopo la fine di tutto, allora forse si potrà parlare del futuro. Il club felsineo, poi, ha dimostrato come abbia acquisito una forza inimmaginabile negli ultimi anni: economica, contrattuale e soprattutto di blasone. Il Bologna, come detto a più riprese anche dai diretti interessati, “big” lo sta diventando. E quindi, come tutti, è bottega cara, anzi, carissima. Ma oggi, e ancora per un po’, il cartello fuori dalla porta è uno solo: “bottega chiusa“. Poi, a tempo debito, si vedrà.
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