Bologna FC
Lukasz Skorupski, tra tanto Bologna e poca Arabia
L’offerta in questo calciomercato per Skorupski arriva dall’Arabia: a 34 anni, il polacco sembra non voler lasciare Bologna, ma quelle cifre…

Hanno bussato all’uomo ragno. Sulla scia delle canzoni, potremmo definire così il tentativo delle squadre arabe di arrivare a Lukasz Skorupski. Si, perché in questi primi giorni di calciomercato a Bologna è arrivata anche questa notizia. E, quando c’è di mezzo il campionato saudita, tutti almeno per un secondo ci pensano.
No, non perché sia il campionato più bello del mondo. Sono, come tutti sappiamo, le offerte a farti pensare. Skorupski è un veterano dei colori Rossoblù, ma a 34 anni ha dimostrato di poter fare eccome la differenza per questa squadra. E, in fondo, sulla bilancia si pesa tutto.
Skorupski, un altro inizio di calciomercato
Se torniamo indietro a un anno fa, la situazione non era la stessa ma…quasi. Si, perché Lukasz Skorupski viene dalle due miglior stagioni della sua carriera, e più di qualcuno è arrivato a bussare alla porta del Bologna durante il calciomercato. Anzi, al portiere, per un simpatico gioco di parole. Nulla di fatto, però: c’era la Champions a Bologna, e Lukasz non poteva perdersi un’occasione del genere con questa maglia. E quest’anno? Il suo attaccamento alla maglia non si mette in discussione, e anzi, lo stesso polacco ha dimostrato più volte come Bologna, lui, la ami per davvero.

Lukasz Skorupski (© Bologna FC 1909)
Certo è, però, che offerte dall’Arabia Saudita fanno vacillare tutti, anche se tutti non lo dicono. C’è chi rifiuta, perché i soldi non comprano proprio tutto. C’è chi, invece, legittimamente pensa che, alla fine, non lo si può di certo definire come sacrificio, trasferirsi per quelle cifre. E, dall’Arabia, sono arrivate le sirene anche per Skorupski in questi primi giorni di calciomercato, con il Bologna che osserva.
Ne vale la pena?
Probabilmente, sarà questa la domanda che si pone lo stesso Lukasz, in questi giorni. A 34 anni, anche senza squadra e cifre uscite, è facile immaginare che sarebbe il contratto della vita, proprio memori di quanto gli arabi siano disposti a mettere sul piatto per i giocatori. Dall’altra parte, invece, c’è la vita vissuta da ben sette anni a questa parte, una famiglia formata e cresciuta all’ombra delle Due Torri e un Bologna che anche Skorupski ha contribuito a portare in alto.
Quando c’è di mezzo l’Arabia, la bilancia dei giocatori è sempre la stessa: soldi, da una parte, e tutto il resto dall’altra. Si, perché i soldi spesso non valgono tutto il resto. Certo è che nessuno può immaginare cosa significhi ricevere una offerta del genere (sempre dando per scontato che sia remunerativa), e che chiunque al mondo, per quelle cifre, si siede a pensare. Per ora, Lukasz è tanto Bologna e poca Arabia, e tutti si augurano che si continui insieme.
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