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Calciomercato Bologna – Trattative bloccate sulla formula: il mercato rossoblù è in stallo

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fonte immagine: AS Roma


Il calciomercato del Bologna rimane bloccato. Margini di manovra ridotti e formule d’acquisto che non coincidono con la volontà delle società venditrici di cedere i propri giocatori in maniera definitiva, o quasi tramite formule di prestito con obbligo di riscatto. Mentre all’interno della rosa si registra il rinnovo per Lukasz Skorupski fino al 2025, con opzione a favore del club per un ulteriore anno.

SHOMURODOV. È il caso di Eldor Shomurodov (qui la sua scheda). Quando l’affare per l’uzbeko era sul punto di sbloccarsi e arrivare a compimento, il Bologna ha visto la frenata improvvisa. Trovato l’accordo con l’attaccante ex Genoa, la trattativa sembrava in discesa. Niente di più illusorio: alla proposta del Bologna di un prestito con diritto di riscatto, i giallorossi hanno risposto obbligo, facendosi forte delle richieste giunte da Torino e Wolverhampton. I rossoblù ora dovranno decidere se accettare le richieste della Roma, stretti nella morsa della necessità di prendere un vice Arnautovic d’esperienza e l’intenzione di farlo al più presto considerato il rapido avvicinarsi dei primi impegni ufficiali.

DIFFICOLTÀ. Le problematiche presenti su Shomurodov si riflettono anche nelle altre trattative. In particolare, su quella più urgente che riguarda il centrale mancino della difesa a tre di Sinisa Mihajlovic. La formula è uno scoglio difficile da superare anche per quello che riguarda questo nome. L’ultimo profilo a cui si è avvicinato il Bologna è quello del paraguaiano Omar Alderete, difensore di proprietà dell’Herta Berlino. Per lui il Bologna proposto, come per Shomurodov, un prestito con diritto di riscatto: formula, anche in questo caso, rimandata al mittente. I tedeschi, delusi dal rendimento in terra tedesca, del difensore paraguaiano vorrebbero monetizzare la sua cessione dopo l’ottima stagione in prestito al Valencia e per questo chiedono come minimo l’obbligo, in risposta a questo il Bologna ha chiesto all’Herta di cedere un po’ sulla valutazione di 9/10 milioni. Insomma, un gioco al ribasso che quasi sicuramente porterà ad un blocco definitivo della trattativa, anche perché pare che lo stesso Alderete non sia particolarmente convinto della destinazione. L’altro nome per il ruolo di centrale mancino è quello di Jhon Lucumì. Per il colombiano la richiesta è simile a quella di Alderete, per questo il Genk proprietario del cartellino ha rispedito a Casteldebole con un secco no, l’offerta da 5 più bonus. Troppo bassa.

E così il mercato rossoblù continua a fluttuare tra nomi e idee, senza l’effettiva concretizzazione di una di queste. In difesa, peraltro sono due le risorse da portare a Casteldebole: un centrale mancino e un vice Medel. Questi due acquisti, più il vice Arnautovic, devono essere fatti con un budget complessivo di 20 milioni. Altri nomi e idee per la difesa sono quelli di Victor Nelsson del Galatasaray, Pangracic e Szalai, tre nomi coi quali si cerca l’accordo personale o con le società senza tuttavia arrivare a dama. Mentre piste più “verdi” come Mendy dell’Amiens, Thiaw dello Schalke e Dardai ancora dell’Herta sono state abbandonate dopo la batosta rimediata contro il Twente.

 

Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino / Corriere di Bologna

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