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Calciomercato Bologna – Vignato verso la cessione: è lui il sacrificato per il 3-5-2

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fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


Le idee scorrono veloci nella testa di Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo è pronto ad apportare una nuova importante modifica tattica al suo Bologna: via il trequartista, dentro un’altra mezzala e modulo che diventerà definitivamente 3-5-2. La scelta giunge al termine di una lunga riflessione e avrò, visto il periodo di calciomercato ancora aperto, una ripercussione anche sulla composizione della rosa, dove qualcuno sarà costretto a salutare Bologna e quel qualcuno sarà con ogni probabilità Emanuel Vignato.

MERCATO. L’italo-brasiliano, dunque, farà le spese della nuova impronta tattica che Miha vuole dare al suo Bologna. Su di lui le sirene di mercato si sono già riaccese, dopo l’interesse del Monza che Adriano Galliani espresse pubblicamente senza tuttavia giungere ad un accordo con i rossoblù, e ora sul giocatore i passi più importanti li sta facendo la Sampdoria che deve sostituire l’ormai ex Mikkel Damsgaard, che nelle scorse ore ha raggiunto Aaron Hickey al Brentford. Il Bologna comunque riconosce il talento e la dedizione al calcio che Emanuel ha dimostrato in queste due stagioni sotto le Due Torri e per questo cercherà fino all’ultimo di ottenere una formula che le permetta di tenere il controllo del ragazzo. Così la scelta finale è ricaduta su Emanuel piuttosto che Riccardo Orsolini, che alla fine rimarrà ma dovrà fare i conti con la nuova posizione da seconda punta.

PERCORSO. Fin qua l’avventura di Emanuel al Bologna è andata scemando. L’apice in quel Bologna-Fiorentina del 2 maggio 2021, quando Vignato servì 3 assist a Rodrigo Palacio, che si regalò una fantastica tripletta prima di salutare il Dall’Ara. La prima stagione rossoblù di Vignato, acquistato nel gennaio 2020, strappandolo alla concorrenza di Juventus e soprattutto Roma, fu un crescendo con 31 presenze, di cui 11 da titolare che fecero ben sperare sul suo cammino di crescita iniziato già due anni prima col Chievo Verona in Serie A. Non è però stato così, nella passata stagione le presenze complessive sono arrivate solo a 24, e quelle dal primo minuto solo a 3. Troppo poco per il suo talento, che ora ha bisogno di una nuova spinta.

PASSIONE. La dedizione e la voglia di giocare a calcio non sono mai mancate, lo hanno sempre confermato anche i compagni: Vignato lavora e pensa a giocare. Ha giocato, quando poteva, poche volte per la verità nell’ultima stagione, ma col 3-4-2-1 che si stava profilando fino a qualche settimana fa, sembrava sempre più probabile il suo maggior utilizzo come trequartista nei due dietro la punta centrale. Lo sperava Mihajlovic che nel giocatore e nel suo talento, a dispetto dell’utilizzo fatto, ha sempre creduto e non lo ha nascosto fin dai primissimi giorni: “Deve imparare e difendere come un italiano e attaccare come un brasiliano”. Era la strada tracciata da Sinisa per il gioiello di Negrar, percorso che Emanuel ha battuto col massimo della volontà senza mai lamentarsi del poco riconoscimento in termini di minutaggio. Adesso però c’è una nuova conformazione tattica e il Bologna ha bisogno di risorse e non vuole tarpare le ali ad un talento cristallino. La speranza a Casteldebole è che con Emanuel questo sacrificio, in nome della struttura della rosa, sia solo un arrivederci e non un addio. Ma, adesso, a 22 anni, con ormai 3 stagioni di Serie A, più una di Serie B, per Emanuel è il momento di giocare, è il momento di spiccare il volo.

 

Fonte: Giorgio Burreddu, Stadio

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