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Corriere di Bologna – Lo strano caso del calendario

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Le prossime partite dei rossoblù sono tutte molto ravvicinate con un massimo di tre giorni tra una e l’altra al contrario delle avversarie che potranno contare su un maggior numero di giorni di riposo

Gennaio non è amico del Bologna. Perché? Basta guardare il calendario. Tra posticipi e anticipi la squadra di Thiago Motta tra la diciannovesima e la ventesima giornata sarà l’unica formazione con solo tre giorni per prepararsi al meglio. Una situazione che poteva essere evitata considerando che ci sono squadre che beneficeranno di quattro o cinque giorni per lavorare tra un match e l’altro come di norma, soprattutto anche se consideriamo che i rossoblù vengono già da due sfide ravvicinate: ieri contro l’Udinese e la partita di Coppa Italia contro la Lazio a Roma di giovedì 19 gennaio. Dopo soli tre giorni di stacco ci sarà invece il posticipo dell’ultima giornata del girone di andata, partita che andrà in scena lunedì 23 gennaio quando il Bologna ospiterà la Cremonese al Dall’Ara. Ma il caso continua. I ragazzi allenati da Thiago Motta torneranno in campo anche il 27 gennaio contro Lo Spezia con tre giorni di lavoro all’attivo.

Tutto questo era evitabilissimo vedendo anche le partite e i calendari delle altre squadre. La Cremonese sarà in campo sabato alle 18 contro l’Inter dopo aver sostenuto quattro giorni di allenamento. Anche le altre squadre avranno questo beneficio, ma non il Bologna che affronteranno i Liguri con una giornata di lavoro in meno dei loro avversari. Il calendario sorteggiato dal nuovo super computer della Lega non è stato benevolo, anche perché al posto di Bologna-Spezia potevano essere giocate almeno altre quattro partite garantendo a tutte le squadre i quattro giorni canonici tra un match e l’altro. Le sfide in questione sono Atalanta-Sampdoria, Juventus-Monza, Napoli Roma e Udinese Verona. Le otto formazioni in questione tra la diciannovesima e la ventesima giornata avranno almeno 5 giorni di riposo come nel caso dei bergamaschi e dei blucerchiati ma ci sono casi come quello del Verona che ne avrà addirittura 8.

Per rendere il tutto più equo non importava nemmeno scomodare le big, si poteva benissimo scambiare la partita dei rossoblù con Udinese-Verona che non avrebbero avuto problemi con quattro o cinque giorni tra una partita e l’altra. Con l’eventuale passaggio in Coppa Italia contro la Lazio però i rossoblù tornerebbero in campo anche il 2 febbraio dopo solo un giorno di stacco dal posticipo del lunedì sera. Problema presto risolto se Bologna-Spezia venisse sostituita con una qualsiasi delle altre partite. Eppure gli alti vertici del calcio italiano hanno deciso di non prendere in considerazione nessuno dei possibili scambi che renderebbe meno stressante un periodo già molto intenso.

Fonte: Corriere di Bologna, Fernando Pellerano

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