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Canta che ti passa: Arriva il Direttore

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Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Ovvero: quando il capo non c’è, si fa quel che si vuole.
Al momento del suo arrivo, però, si fa finta che tutti siano bravi, belli e obbedienti. E sul finire della settimana scorsa, effettivamente il gatto Saputo è venuto a controllare che i topi non ballassero.

‹Adesso faccio l’appello: Troise?› «Presente.»
‹Inzaghi?› «Presente.»
‹Fenucci?› «Potrei andare un momento…»
‹Eh no, adesso. Nell’intervallo. Eh!› «Ooh!»

Senza prenderci in giro, c’è da dire che al Direttore interessasse sicuramente più di tutto il terzo incontro – in programma lunedì, con l’Assemblea dei Soci – in cui si sarebbe dovuto approvare il bilancio chiuso il 30 giugno 2018. Saputo, tuttavia, ha deciso di anticipare la visita sotto le Due Torri per buttare l’occhio anche a chi è il motivo del bilancio. Un salto al Biavati, dove ha assistito alla quarta vittoria consecutiva della squadra di Troise, un salto a Reggio Emilia, dove (parola di Inzaghi) ha dimostrato felicità per la partita giocata.
Dai cinni del “topo” Troise ha potuto constatare che il campionato in Primavera2 stia largo ai rossoblù, momentaneamente: sono andati a giocare altrove gente come Brignani o Ravaglia, per essere rimpiazzati da ragazzi saliti dall’U17 (vedi Rabbi o Fantoni) o comprati per essere valorizzati (vedi Corbo, Cossalter o Visconti). Per ora – ripetiamolo – il mister sta riuscendo, sul piano dei risultati, a seguire la linea dettata dopo la retrocessione dell’anno scorso, e tornare a ballare (questa volta in maniera giustificata).
La faccenda del “topo” Inzaghi era un po’ più delicata, visto che si sarebbe dovuta confermare la reazione avuta col Torino. Anche in questo caso, missione compiuta. Ok, due punti – per un errore di Calabresi – sono stati lasciati in autostrada, ma il mister può essere soddisfatto della prestazione offerta dalla propria squadra: “Oggi sono felice della prestazione, nel secondo tempo incomincio a vedere la mia squadra, e il loro impegno sta dando i frutti […].Sono orgoglioso di aver fatto vedere una partita così combattiva e ad alto livello al nostro presidente. L’ho visto contento e soddisfatto”. Insomma, anche Pippo ha risposto presente.

Ma quando ci lamentiamo
sinceri non siamo:
forse in segreto sogniamo
la parte del direttor

La consueta visita del Direttor Saputo è ormai alle porte d’uscita, ma la società, ovviamente, è cosciente che tutti quanti dovemmo constatar che per andare avanti sempre si deve cantar. Insomma, torniamo sempre allo stesso punto: rispondere presente (non ballare, quindi) anche quando il gatto non c’è per continuare a fare bella figura quando tornerà.
Il cantar si può espandere anche al dover di tifoso, visto che quando Saputo è lontano dalle Due Torri si lamentano che non gli stia a cuore il Bologna o che stia in Canada, a patto che cacci i soldi. Ebbene, ieri è stato constatato che il secondo volere dei supporter sia avvenuto in tutta la sua grazia: la nota emanata dal club riporta che la perdita di soli 4,8 milioni di euro sia molto inferiore rispetto a quelle delle gestioni precedenti. Morale: i ricavi ottenuti finora, su tutti i fronti, stanno dando ragione a quel gattone che – magari – non avrà a cuore il tortellino o il ragù, ma si tiene ben stretto le sorti dei suoi guadagni. E se fa così, ciò ricade implicitamente anche nella società rossoblù.
La verità, alla lontana, viene sempre fuori, e coloro che sognano la parte del direttor perché “saprebbero fare meglio”, dovrebbero sapere che non si può avere tutto e subito. Il tempo è galantuomo, e a Saputo, questa metafora, calza a pennello.

Battiam, battiam le mani:
arriva il direttor.
Battiam, battiam le mani
all’uomo di valor.

(Arriva il direttore – Quartetto Cetra)

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