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Bologna

Canta che ti passa: Sei un mito – 20 Giu

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Valentino Orsini

 

 

NUNTIO VOBIS GAUDIUM MAGNUM: HABEMUS INZAGHI.
Dopo due giorni di vedo-non vedo/esco-non esco a Casteldebole, mercoledì è arrivata l’ufficialità del nuovo condottiero rossoblù.

Tu che scendi bella come non mai
Sono anni che sognavo ‘sta storia, lo sai
Sento il cuore che mi rimbalza in bocca e tu

E non è una bugia. Lo stesso SuperPippo ha affermato, in conferenza stampa, che è stato vicino al Bologna: Inzaghi è al Parma nella stagione 1995-1996 e, dopo aver timbrato il cartellino 15 volte, arrivano le chiamate da Atalanta e felsinei. Il piacentino andrà a Bergamo, ma per sua stessa ammissione coverà sempre un debole per i colori rossoblù.
Mi piace pensare che, quando è arrivato al Dall’Ara, tutti l’abbiano guardato come se fosse Monica Bellucci a Portovecchio (ridente paesino al confine tra Veneto e Friuli di 900 abitanti). Bocche aperte e occhi strabuzzati: certo, non tanto per il suo curriculum in panchina (anzi, adesso arrivano le beghe), quanto per il passato da calciatore. In particolare, un mio amico ha messo sull’angolo in alto a destra della cornice una foto in primo piano di Inzaghi. All’interno di questa, lui e i suoi due fratelli. Mercoledì scorso l’ha condivisa su Facebook aggiungendo la descrizione: Sei sempre stato di famiglia, benvenuto a Bologna Pippo. Perché Inzaghi è stato un gran bastardo da avversario, ma sotto l’aspetto calcistico rimarrà sempre nel cuore di tutti. Lo stesso cuore che batte sapendolo seduto su quella panchina, ad agitarsi anche per un nonnulla che accadrà in campo. Il cuore ci rimbalza in bocca perché ti aspettavamo da tanto, ma ora che è successo è ancora più bello.

È incredibile abbracciati noi due
Un ragazzo e una ragazza senza paranoie
Senza dirci “io ti amo”, “io ti sposerei”

Su Inzaghi, a quanto pare, c’erano tante pretendenti. Certo, una promozione (e mezza) in due anni con un Venezia che, dal punto di vista qualitativo dei singoli, non sprizzava talento. Come fare a non tentare l’approccio? Tra tutte, ecco che viene scelto il Bologna. La scintilla tra i due amanti è scattata, ma rischia di diventare un incendio quando il nuovo tecnico annuncia che “scherzando gli ho anche detto [a Saputo, ndr] che magari andremo in Europa League”. Pippo ha sganciato la bomba, che equivale a un ti amo o un ti sposerei.
Chiaro, è ancora troppo presto per parlarne e i dubbiosi sul suo arrivo (giustificati perché, in questo momento, avrebbero preferito un allenatore già affermato) sono ancora tanti, però non si può negare che il fascino del tanto desiderato Pippo sia scomparso.

Sei un mito, sei un mito per me
Sono anni che ti vedo così irraggiungibile
Sei un mito, sei un mito perché
Tu per tutti noi sei la più bella ma impossibile



Ora dobbiamo scordarci dell’Inzaghi calciatore
. È stato uno dei più forti attaccanti italiani dell’ultimo ventennio e, dopo aver spiccato il volo con la Juve diventando un mito, normale che i tifosi rossoblù l’abbiano etichettato irraggiungibile. Ora, invece, l’ex calciatore ha votato per ripartire da zero: Allievi, Primavera e prima squadra del Milan. Le cose non sono andate bene? Ok, si riparte dalla Lega Pro. Le cose sono andate bene? Ok, salgo un gradino ma parto da una squadra che bisogna portare in alto. In questo modo, Pippo ha dimostrato umiltà e impegno perché, sebbene sia ancora bello, non è più irraggiungibile o impossibile. L’ha dimostrato anche il mio amico con quella descrizione su Facebook: Inzaghi, prima, faceva parte della famiglia calcistica platonica; ora è entrato, in particolare, in quella rossoblù.

 

(Sei un mito – 883)

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