Bologna FC
Castro sogna in rossoblu
Il Toto punta in alto, e lo vuole fare tra Bologna e la sua Argentina
Santiago Castro sogna sempre più in alto, e lo vuole fare con due maglie. Quella rossoblu del Bologna, che sta diventando casa, e quella albiceleste, tanto ambita nella caccia al prossimo Mondiale, quando l’Argentina sarà campionessa in carica. Tutti gli obiettivi futuri e tutta la garra necessaria per raggiungerli, ad ogni modo, arrivano dalla passata stagione. Dalla prima convocazione in nazionale al primo trofeo con i felsinei, dall’affermazione nel mappamondo del calcio internazionale al consolidamento nella filosofia di Italiano: tutti eventi fondamentali senza i quali, probabilmente, Santi starebbe parlando di una carriera diversa. Perché spesso non ci pensiamo ma, oltre al duro lavoro, una grande eredità sportiva nasce anche grazie ai dettagli. Ogni secondo conta, e il Toto lo sa bene.
La coppa Italia e l’infortunio
Parliamo di dettagli. Uno di quelli più importanti nella storia recente del Bologna è stata la magica notte di Roma, che proprio domani verrà visitata per la prima volta dopo quel 14 maggio. Di certo la magia non sarà la stessa, un pò come quando Ben Stiller visita il Museo di Storia Naturale di Una Notte al Museo durante la giornata. Ma il fascino, l’amore della città e la carica dei tifosi, quelle non verranno mai perdute. E la loro importanza viene confermata anche da Santi, quando ricorda il momento più bello della passata stagione. Per lui non si tratta della finale di Coppa, bensì del ritorno contro l’Empoli, perché «il giro di campo quella sera fu speciale: abbiamo sentito di aver centrato l’obiettivo fissato a inizio anno. E ci fu la spinta perfetta per vincere all’Olimpico».
Santiago Castro durante il riscaldamento prima della finale di Coppa Italia (© Bologna FC 1909)
E pensare che Castro avrebbe potuto saltare l’ultimo atto contro il Milan rende l’idea dell’importanza ancora maggiore del momento. Quell’infortunio rimediato in Nazionale si è rivelato più grave del previsto, tant’è che «avevo sempre fastidio, tuttora lo sento un pochettino. Le vacanze mi hanno dato una mano, ora sto meglio ma credo si fosse danneggiato anche l’osso». Insomma, per tutto il fastidio degli ultimi mesi, Santi si merita un avvio di stagione col botto, nonostante la ricca concorrenza di Immobile che «è uno stimolo positivo per dare di più: sarà una competizione tra di noi».
Guardare avanti
Il passato è bellissimo, ma resta pur sempre passato. E, assieme a tutta la squadra, anche Santi ha degli obiettivi. D’altronde, nel mondo dello sport, essere sazi è un divieto categorico e ogni atleta si pone degli ostacoli da superare. I rossoblu, però, hanno scelto di andare avanti partita dopo partita, cercando di far bene in tutte le competizioni stagionali, che quest’anno diventano quattro. Il Toto, invece, brama e punta in alto: il sogno è il Mondiale, con la sua amata Argentina, da ottenere grazie ad un’altra coppa col Bologna. Ambizioso? Decisamente, ma è grazie a spiriti come il suo che nascono le storie migliori.
Fonte: Corriere di Bologna, Alessandro Mossini
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