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Chi più spende (alle volte) male spende – Federico Santander

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crediti immagine: Bologna Fc


Torna l’appuntamento con la rubrica settimanale dedicata agli acquisti più onerosi del Bologna effettuati negli ultimi sette anni, acquisti che però sul campo non hanno reso secondo le aspettative.
L’articolo di oggi è dedicato a Federico Santander, giocatore che tra meno di dieci giorni si libererà ufficialmente dal Bologna dopo quattro anni.

Esattamente quattro anni fa (era il 21 giugno del 2018) Santander si accingeva a firmare un contratto quadriennale con il Bologna. La società era alla ricerca di una punta, dal momento che in Mattia Destro non si riponeva più la fiducia avuta in precedenza.
La scelta di Riccardo Bigon virò su Federico Santander, attaccante di proprietà del Copenaghen che in Danimarca si era distinto andando a segno 38 volte in tre anni.

Al paraguaiano venne proposto un contratto di quattro anni a un milione netto a stagione, cifra che se sommata ai 6,5 milioni di euro per il cartellino porta il costo totale dell’operazione a più di 10 milioni di euro. Operazione che, in prospettiva, peserà e non poco sulle casse del club, alla luce dei numeri di Santander soprattutto degli ultimi tre anni.

In realtà, l’avventura del paraguaiano sotto le due torri non era partita affatto male. La piazza lo prese subito in simpatia dedicandogli anche il famoso coro nel quale veniva messo a paragone con Cristiano Ronaldo. 
Al termine del girone di andata, il paraguaiano era già andato a segno 5 volte, contribuendo alle uniche due vittorie del Bologna nella prima parte di campionato, con Roma e Udinese. Cifra che non era indifferente se si pensa che quella squadra arrivò a fine gennaio con appena 14 punti.
Poi, l’arrivo di Sinisa Mihajlovic di fatto rimescolò le carte in tavola. Il tecnico serbo vedeva in Mattia Destro l’attaccante titolare, motivo per cui Santander, complice anche un infortunio subito a marzo, faticò molto a trovare spazio.
Il bilancio della prima stagione sotto le due torri non fu affatto negativo comunque: 8 reti in 32 partite (miglior marcatore del gruppo insieme a Orsolini), numeri che convinsero la società a tenerlo in rosa. Questo, nonostante Mihajlovic avesse ribadito fin da subito che il paraguaiano non rientrava nei suoi piani tattici.

La seconda annata di Santander in rossoblù non si rivelò altrettanto positiva: appena un gol in 24 presenze, rete segnata in quel Cagliari su rigore, partita poi persa dal Bologna per 3-2.
Le cose non cambiarono l’anno successivo. Nonostante il Bologna fosse privo di una vera e propria punta di ruolo (dal momento che Destro si era accasato al Genoa), Sinisa Mihajlovic continuava a non vedere nell’attaccante paraguaiano il giusto profilo per il suo tipo di gioco.
Nell’annata 2020/2021, poi, i minuti giocati da Santander furono appena 57.
92, invece, sono stati i minuti disputati sul campo dal paraguaiano in quest’ultima stagione, non partendo mai da titolare. 92 minuti conditi però da una piccola grande gioia: il gol firmato contro il Sassuolo al Mapei Stadium, quando il Bologna si impose sui padroni di casa per 3-0.

Quella rete è divenuta però un simbolo: dopo aver segnato il 3-0, infatti, tutta la squadra (compresa la panchina) andò ad abbracciare Santander, e questo fece capire quanto fosse benvoluto all’interno del gruppo.

In totale, in quattro anni Santander ha totalizzato 67 presenze in maglia rossoblù, andando a segno 10 volte. Numeri che non possono rendere soddisfatti del suo acquisto, soprattutto alla luce della cifra investita. Tuttavia, a Santander i tifosi si sono affezionati per la sua grande professionalità sempre dimostrata, e che non è mai venuta meno nemmeno quando è stato relegato ai margini del progetto tecnico di Mihajlovic. 

In quattro anni ci sono anche stati momenti meritevoli di essere ricordati, come il gol all’Inter, che sancì la ripartenza del Bologna alla prima gara con Sinisa in panchina; la doppietta al Napoli al Dall’Ara da subentrato, e, appunto, la rete al Sassuolo sei mesi fa.

Sono state quattro stagioni spesso anche molto sfortunate per Santander. Il paraguaiano ha passato parecchi mesi fermo ai box per diversi infortuni, ultimo quello rimediato allo zigomo nel girone di ritorno in questa stagione.

Ora l’avventura dell’attaccante sotto le due torri è giunta al termine, e starà al suo agente trovare la miglior sistemazione per un giocatore che potenzialmente potrebbe avere ancora diversi anni di carriera davanti.

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