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Chi più spende (alle volte) male spende – Stefano Denswil

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu


Torna l’ormai consueta rubrica settimanale dedicata agli acquisti più onerosi degli ultimi sette anni del Bologna, giocatori che poi però non si sono rivelati funzionali agli obiettivi del club.
L’articolo odierno è dedicato a Stefano Denswil, difensore giunto sotto le due torri nel luglio del 2019.

Il Bologna aveva appena dovuto salutare Lyanco, di ritorno al Torino dopo la fine del prestito. Il brasiliano si era rivelato una delle pedine fondamentali l’impresa della salvezza dei mesi precedenti. Mihajlovic e la società erano dunque alla ricerca di un difensore che non facesse rimpiangere Lyanco.
La scelta di Riccardo Bigon ricadde allora su Stefano Denswil, difensore classe ’93 del Club Bruges dotato di grande fisicità. Giocatore che all’occorrenza poteva essere adattato anche come terzino sinistro, ruolo che in seguito poi ricoprirà.

L’annuncio ufficiale arrivò il 6 luglio del 2019. L’operazione si concluse con l’esborso di 6 milioni di euro al club belga da parte del Bologna. Al giocatore venne proposto un contratto triennale da 800.000 euro annui (con tanto di opzione per il quarto anno).
Insomma, non proprio un acquisto low-cost per un giocatore che in seguito si sarebbe rivelato poco decisivo ai fini degli obiettivi della squadra.

Le prospettive erano positive: Denswi, centrale dotato di un’ottima impostazione fisica, veniva da quattro anni in Belgio a buoni livelli. Partito inizialmente come difensore titolare nel 4-2-3-1 di Mihajlovic, tuttavia con l’avanzare della stagione le sue prestazioni non all’altezza finirono per relegarlo al ruolo di terzo difensore, complice anche l’ascesa di Mattia Bani che si conquistò il posto da titolare al fianco di Danilo.
La sua prima stagione in maglia rossoblù si concluse con un totale di 26 presenze.

Molto meno positiva fu l’annata seguente.
Nella prima parte di stagione il difensore totalizzò appena 5 presenze, di cui soltanto una partendo dal primo minuto. Era ormai stato relegato ai margini del progetto tecnico di Sinisa Mihajlovic, che lo utilizzava principalmente in caso di necessità, e molto spesso nel ruolo di terzino sinistro. Motivo per cui a gennaio Denswil e la dirigenza optarono per un ritorno in Belgio, al Club Bruges, in prestito fino al termine della stagione. La speranza era quella che un ritorno in patria potesse giovare al rendimento del difensore. Tuttavia, nemmeno in Belgio le cose andarono meglio. A giugno del 2021 Denswil fece ritorno sotto le due torri con appena 12 presenze totalizzate in 6 mesi.

Intanto, però, il club rossoblù aveva trovato in Adama Soumaoro il nuovo difensore titolare, che in pochi mesi aveva garantito una discreta sicurezza alla retroguardia felsinea. Per Denswil, insomma, non c’era spazio nel Bologna di Mihajlovic, e infatti il difensore si trasferì nuovamente in prestito nell’agosto dello scorso anno, questa volta al Trabzonspor per l’intera stagione.
In Turchia nell’ultima stagione ha totalizzato 28 presenze, di cui 21 da titolare, vincendo la Super Lig.

Di fatto, l’opzione per il rinnovo del quarto anno sul contratto del giocatore non è stata esercitata, motivo per cui proprio domani sarà l’ultimo giorno di contratto tra Stefano Denswil e il Bologna.
Un’operazione che alle casse dei rossoblù è costata circa 7,5/8 milioni di euro, tra cartellino e ingaggio (escludendo l’ultimo anno e mezzo in prestito). Operazione parecchio onerosa per un difensore che in tre anni di contratto con il Bologna ha totalizzato solo 31 presenze (e alcune di queste nemmeno da titolare), e che soprattutto non si è dimostrato adatto a un campionato difficile come la Serie A.

Classe ’93, Denswil ha ancora parecchi anni di carriera davanti, e chissà che ora non abbia trovato la sua dimensione in Turchia, dove potrebbe tornare nella prossima stagione.

 

 

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