Ci vuole Odgaard e sangue freddo (Stadio)

Il gigante danese è tornato e, sarà un caso, anche il Bologna si è ritrovato. Una mancanza, quella di Odgaard, sofferta nel finale di stagione scorso e all’inizio di quella corrente, a cui non è stato facile sopperire. Ma Jens è tornato e il Bologna ha di nuovo a disposizione il suo jolly più prezioso.

Jens Odgaard, la rivelazione della scorsa stagione

Un anno fa, proprio di questi tempi, Vincenzo “Archimede” Italiano stupiva i tifosi schierando Odgaard in una posizione del tutto inusuale e inaspettata. Le formazioni ufficiali indicano il danese sulla trequarti, alle spalle della prima punta, un ruolo molto lontano da quello che aveva interpretato sotto la guida di Thiago Motta e nelle prime uscite con il nuovo allenatore. Eppure, è proprio da lì che arrivò il gol. «Per quale motivo l’ho messo in questa posizione? Primo perché Jens è un calciatore molto intelligente, secondo orche sa leggere bene le situazioni di gioco quando è chiamato a difendere sapendo attaccare bene nella fase di possesso palla. E come avete potuto vedere quando va alla conclusione con il suo sinistro è quasi una sentenza». Niente di inesatto in quella descrizione di Odgaard, che da quel momento in poi ha spesso cambiato faccia al Bologna.

Jens is back

Un apporto quindi fondamentale, quello del danese, venuto a mancare nel finale della scorsa stagione per via dei dolori inguinali che accusava. Presente? Sempre, ma a tratti invisibile quando il campo era iniziato a diventare una sofferenza. Fare a meno di Odgaard, una scelta presa a malincuore anche da mister Italiano, ma doverosa per permettergli di rimettersi in sesto con l’operazione che ha affrontato a fine campionato.

Oggi Jens è tornato, probabilmente ancora non nella massima condizione, ma già nella partita contro il Pisa ha dimostrato di aver imboccato la strada giusta. Italiano può nuovamente contare su di lui. E menomale, perché la strada è ancora lunga.

(Fonte: Claudio Beneforti, Stadio)

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