Ciao Michael – 8 mar

Esattamente un anno fa ci lasciava Michael, splendido collega e persona dalla sensibilità fuori dal comune. Vi riproponiamo l’articolo di allora, con la infinita amarezza di chi ha perso un grande amico.

Era caldo, molto caldo. Quando entrai nel bar in quel giorno di fine agosto, Michael era lì che mi aspettava, sorridendo; dovevamo parlare del palinsesto e della continuazione delle “sue” rubriche, quelle sul calcio inglese, il “suo” regno. Appena mi vide, con la gentilezza che lo ha sempre contraddistinto, si alzò, mi venne incontro e prese la mia mano fra le sue, in un gesto di consapevole calore umano. Non mi chiese di 1000Cuori, delle rubriche o della Redazione, ma di mio figlio, con l’attenzione che solo un padre premuroso può avere per un altro padre che soffre per il proprio figlio. Ecco come voglio ricordare Micheal J. Lazzari, per tutti noi semplicemente MJ.

Un collega splendido, puntuale, attento e competente, che aveva preso l’impegno di scrivere per il nostro sito “come se fossimo il New York Times”. Ogni martedì e giovedì su 1000Cuori usciva puntualmente la sua “Made in England” un viaggio all’interno del calcio britannico, un’esperienza unica raccontata da chi il calcio lo ha amato davvero e ne ha fatto una ragione di vita, insieme ai motori, altra sua grande competenza e passione. Ma quel giorno la Sua attenzione era su Riccardo, mio figlio, avendo capito con sensibile intelligenza il mio stato d’animo di quel periodo (leggendo semplicemente un paio di foto sul mio account di Fb): il professionista aveva lasciato spazio all’uomo, il giornalista alla figura di padre che lui incarnava con grandissima presenza nei confronti dell’amata figliola. Questo era MJ, nostro indimenticabile compagno di viaggio. Ciao Michael, e grazie per aver camminato insieme a noi.

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