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Bologna, solo contro il Parma il primo clean sheet: le fortune vengono dalle migliori difese

Il Bologna ha portato a casa il primo clean sheet contro il Parma e deve perseguire questa strada: le fortune vengono dalla difesa

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Bologna-Shakhtar
Sam Beukema (© Damiano Fiorentini)

È un percorso. L’abbiamo detto noi, più volte. Lo ha ribadito chiunque, al Bologna, e per ultimo l’Amministratore Delegato, Claudio Fenucci. Chi si aspettava un “tutto e subito”, è rimasto deluso: al Bologna di Vincenzo Italiano serve tempo. Qualcosa si è già intravisto, del calcio che Italiano vuol mettere in pratica e che lo ha portato a risultati in passato, ma la sensazione è che si possa e si debba fare ancora di più.

Una delle fortune della scorsa stagione, per il Bologna, era stata la solidità difensiva: l’inizio stagione, da questo punto di vista, non è stato dei migliori. Nell’ultima partita è arrivata la prima “rete inviolata” per i Rossoblù: è fondamentale seguire questa strada, perché sono spesso le difese a portare grandi risultati, e proprio lo scorso anno se ne sono accorti tutti.

Un inizio in salita per la difesa del Bologna

Come detto nel paragrafo iniziale, e come si può dedurre dal titolo qui sopra, una certezza di inizio stagione non è stata la difesa, per il Bologna. Gli alibi ci sono, senza dubbio: in primis, un Lucumì, perno fondamentale, reduce da un infortunio che ne ha condizionato (o, per meglio dire, annullato) la preparazione. Le dinamiche di mercato: Martin Erlić è arrivato nell’ultimo giorno di ritiro Rossoblù in quel di Valles, mentre Nicolò Casale negli ultimi giorni di mercato. Insomma, non è stata certamente la situazione ideale per Vincenzo Italiano, diciamo così.

Jhon Lucumi (© Damiano Fiorentini)

Jhon Lucumi (© Damiano Fiorentini)

Proprio sull’interpretazione difensiva del tecnico di Karlsruhe si è discusso molto, sin da prima del suo arrivo. Il mister Rossoblù è noto per richiedere un atteggiamento aggressivo alla propria squadra, con una pressione – e un conseguente baricentro – alta. Non è un’impostazione che si impara dall’oggi al domani: serve oliare perfettamente i meccanismi, per rendere al meglio in situazioni aumenti la pericolosità dell’avversario, se colto alle spalle. E il Bologna, nelle prime uscite, ha sofferto. Nelle ultime, invece, ha dimostrato come stia interpretando, pur non senza brividi, i dettami del tecnico.

Il primo clean sheet alla settima: il Bologna deve chiudere la saracinesca

Non prendere mai gol è quasi impossibile, ma evitarlo il più possibile deve essere una regola. Il Bologna, fino alla settima giornata, quindi fino al match contro il Parma, in campionato ha sempre preso almeno una rete. Proprio sui clean sheet si erano basate molte delle fortune del Bologna di Thiago Motta. Come ribadito in precedenza, però, è normale un “periodo di assestamento”, e i risultati stanno incominciando a vedersi: oltre alla prima rete inviolata, nel match contro l’Atalanta i Rossoblù hanno preso gol solo all’89esimo minuto. Anche contro il Liverpool, dove era una “mission impossible” non prendere gol, si è vista una buona tenuta difensiva dopo il primo quarto d’ora di marea Reds.

Sam Beukema (© Bologna FC 1909)

Sam Beukema (© Bologna FC 1909)

La strada, quindi, sembra essere stata imboccata dalla parte giusta. La difesa del Bologna deve tornare ai livelli già dimostrati in passato, per tornare a ottenere risultati importanti. Le maggiori fortune, nelle stagioni migliori, vengono spesso dalla difesa: anche il Bologna lo ha percepito sulla propria pelle, e quindi sa come si fa.

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