Seguici su

Bologna FC

Convocati, ma non protagonisti

I due rossoblù lasciati ai margini contro avversari abbordabili. Gattuso riparte, ma senza di loro

Pubblicato

il

Riccardo Orsolini in veste azzurra
Riccardo Orsolini in veste azzurra (© Bologna FC 1909)

Forse anche loro si aspettavano qualcosa di più. La gioia della convocazione trasformata in delusione. Un sistema di gioco che si sposava a pennello con le loro caratteristiche e il gioco adottato dal mister rossoblù, Vincenzo Italiano. Due partite, contro Estonia e Israele – 126esimo e 75esimo posto nel Ranking Fifa – così alla portata da poter permettere al CT un minimo rodaggio. Tutto molto bello. Forse anche troppo.

Pressione

Probabilmente qualsiasi altro CT avrebbe colto queste evidenze, ma non Gattuso. E non perché è meno bravo degli altri che, magari, avrebbero mandato in campo Fabbian e Orsolini. Semmai, perché non dispone della stessa esperienza degli altri allenatori. Sion, Palermo, OFI Creta, Milan, Pisa, Napoli, Valencia, Marsiglia e Hajduk Spalato. Le tappe della carriera da allenatore di ‘Ringhio’ raccontano di un uomo che non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide. Dalla Grecia all’Italia, passando per esperienze difficili e coraggiose. Ma la Nazionale è un’altra cosa. Soprattutto oggi, in un’Italia dove non ti viene perdonato nulla. Gattuso è abituato a lottare contro tutto e tutti, ma una volta seduto a Coverciano, qualcosa è cambiato. Lo sguardo, forse. O magari il peso della maglia. Di certo, la sfida più grande è appena cominciata.

L’onda di pressione che sta investendo tutto il movimento è incalcolabile: davanti alla possibilità di passare il terzo Mondiale di fila al televisore, non sono ammesse scommesse o tattiche futuristiche. Altrimenti Spalletti sarebbe ancora sulla panchina dell’Italia e Orsolini correrebbe il rischio di non vedere inserito il proprio nome nella famosa lista. Il 3-5-1-1, con esterni a tutta fascia, dinamismo e scambi veloci, era in netto contrasto con lo stile di gioco di Riccardo. Parole che hanno finito per tradire Spalletti sul palcoscenico più importante su cui abbia mai messo piede.

Scelte

Per questo Gattuso ha preferito andare sul sicuro. Per Fabbian era la prima chiamata con la Nazionale maggiore, mentre Orsolini fa parte del giro dal 2019. Le richieste di Buffon a Gattuso, quando gli ha offerto il posto di CT della Nazionale, erano semplici: 2 vittorie. Ha mandato in campo i migliori. Dentro Retegui e Kean, supportati da Politano. Sì, perché l’unica sfortuna di Orsolini è stata trovare nel suo ruolo un giocatore in forma smagliante grazie alla cura Conte. Infatti, a giudicare dai dati, nessun esterno italiano ha fatto una stagione come la sua: 17 gol e 4 assist a referto, per non parlare della Coppa Italia vinta sotto il cielo dell’Olimpico il 14 maggio. Gattuso gli ha concesso solo 14 minuti senza sapore contro un Estonia sotto di 3 gol e arresa agli azzurri. Un leggero aumento – per ovvi motivi – nel secondo impegno: entrato al 68′ al posto di Politano, ha così tanta voglia di dimostrare che uno dei primi palloni che tocca lo fa in rovesciata e non per tirare in porta, ma per rinviare il pallone nella metà campo avversaria. Così tanta energia da dimenticare l’imperativo di queste due partite: vincere insieme. Fabbian lo ha osservato dalla tribuna in entrambe le occasioni, conservandosi domande e curiosità da chiedere al compagno nel viaggio di ritorno verso Casteldebole.

Futuro

Se da una parte c’era chi poteva aspettarsi un simile epilogo, dall’altra c’era chi nutriva aspettative ben diverse per questi primi due impegni del nuovo ciclo – aspettative che, però, sono state deluse. Eppure, proprio da quelle aspettative deluse può nascere qualcosa. I prossimi due impegni, sempre con Estonia e Israele, offriranno a Gattuso un’opportunità per valutare alternative, sperimentare, e magari dare spazio a chi ha meritato la convocazione non solo per premiare un rendimento, ma per costruire il futuro. Perché se è vero che Orsolini e Fabbian non sono stati protagonisti, è altrettanto vero che hanno gli strumenti per diventarlo. Le qualità non mancano, e Bologna lo sa bene. Ora sta a Gattuso capire se, nella corsa al Mondiale, potrà permettersi il lusso di lasciarli ancora a guardare.

Google News Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
SEGUICI

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

1 Commento

1 Commento

  1. Beppegol66

    10 Settembre 2025 at 2:14

    non sempre chiaro questo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *