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Coppa Italia, all’Olimpico troppa Lazio supera un Bologna poco incisivo

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Squadre in campo per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match sentito per il passaggio di turno ma anche per la presenza della famiglia di Mihajlovic sugli spalti a sostegno di ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo). La partita per Sinisa, che ha lasciato il segno in entrambe le squadre, è caratterizzata dal tributo dello Stadio per l’ex campione, scomparso lo scorso 16 dicembre.

Thiago Motta opta per un 4-1-4-1 a fronte di una squadra martoriata dagli infortuni, mentre il mister biancoceleste preferisce un modulo 4-3-3 senza Immobile, ancora fermo per infortunio, ma al quale subentra Felipe Anderson. Niente turnover per Sarri che affronta la partita con una formazione composta da titolari anche dopo la vittoria contro il Sassuolo di domenica scorsa (2-0). Le due compagini si erano già scontrate lo scorso 14 agosto durante la prima giornata di campionato, quando sulla panchina rossoblù sedeva ancora mister Mihajlovic.

 

PRIMO TEMPO Al fischio del direttore di gara, subito la Lazio si lancia in avanti con un pallone a cercare Milinkovic che serve Felipe Anderson, autore di un tiro troppo leggibile per Skorupski (che devia in corner coi pugni). Nonostante lo sprint iniziale, le due squadre palleggiano a metà campo tentando un inserimento senza scoprirsi troppo anche grazie al modulo di Motta che permette ai suoi di pressare gli avversari. L’assenza di Immobile toglie spesso alla Lazio la possibilità del cross all’esterno e quindi gli uomini di Sarri si trovano a dover giocare palla bassa: al 10’, dalla bandierina Luis Alberto serve Milinkovic che spedisce alto di testa sopra la traversa. Il Bologna è paziente e costruisce dal basso, ma al 14’ rischia di perdere Dominguez in una colluttazione che, per fortuna, non risulta grave per il giocatore bolognese.

Al 17’ la Lazio si rende pericolosa su punizione vicino all’area rossoblù, ma la difesa bolognese riesce a deviare in corner il tiro di Zaccagni. Ed è lo stesso numero 20 che al 18’ si inserisce sulla fascia, beffando Cambiaso, e serve Milinkovic il cui tiro centrale viene stoppato da un attento Skorupski. Nonostante l’attacco biancoceleste, il Bologna tenta di fare la voce grossa con una bella azione di Orsolini che spedisce alto sopra il legno e un pallone messo in mezzo da Aebischer, sul quale però non arriva nessuno. I padroni di casa continuano a pressare finché al 33’ riescono a insidiare la difesa con Pedro che scavalca Sosa con un assist per Felipe Anderson che deve solo spedire in porta. Errore del difensore rossoblù che, al posto di calciare lontano la palla, tenta di dribblare il numero 7 ma perde il confronto. Il Bologna cerca di rispondere subito con Schouten che serve Orsolini ma l’attaccante, nella foga, manda alto sopra la traversa.

È lo stesso numero 7 rossoblù che, sul finire della prima frazione, si mette in gioco per creare quante più occasioni possibili a fronte di un Barrow non troppo brillante e poco inserito nelle soluzioni di gioco. Il doppio fischio arbitrale sancisce la fine del primo tempo che vede la Lazio in vantaggio, nonostante i tentativi da parte degli uomini di Motta di arginare l’attacco avversario.

 

SECONDO TEMPO Tempo di Lucumì e Medel, entrati rispettivamente in difesa e a centrocampo, con Barrow che rimane in campo perché Zirkzee non sembra essere ancora pronto a giocare un’intera frazione. Subito velenosa la Lazio con Zaccagni che permette l’inserimento di Milinkovic, ma questi manca il raddoppio perché colpisce sopra la traversa; la squadra di Sarri è sempre più aggressiva e i rossoblù rischiano di andare sotto di 2-0 quando al 53’ il numero 7 biancoceleste tenta il gol con un colpo centrale bloccato dal portiere polacco. Poco Bologna, tanta Lazio: i padroni di casa crescono minuto per minuto e hanno un giro-palla troppo veloce da bloccare per i giocatori emiliani. Per provare ad arginare l’attacco avversario, la difesa rossoblù sale tutta verso la propria porta, anche se al 57’ rischia un autogol con Lucumì.

Partita che diventa via via più fisica con Motta che al 63’ decide di puntare su Soriano (al posto di Aebischer) e Zirkzee (entrato per Orsolini), ma i biancocelesti hanno studiato bene i loro avversari e mantengono il possesso della sfera per tutta la frazione. A causa di un brutto contrasto, Medel risente di un problema muscolare ed esce facendosi sostituire da Pyythia, terminando i cambi per Bologna.

Ancora un miracolo del portiere polacco che al 69’ stoppa un tiro di Felipe Anderson su ribattuta, ma cresce il nervosismo in casa felsinea con gli uomini di Motta che non riescono a trovare spazi di attacco tra le maglie della difesa biancoceleste. Al 77’ è ancora Luis Alberto a calciare verso la porta rossoblù, ma Lucumì si immola per i suoi e devia la palla lontano dall’area del Bologna.

Gli ospiti tentano qualche ripartenza verso la porta di Maximiliano, ma anche i biancocelesti hanno nuovi giocatori in campo che vanificano tutte le chances rossoblù. Il grande nervosismo in casa Bologna non permette ai rossoblù di rimanere lucidi con Zirkzee che riceve un’ammonizione a causa di una protesta troppo veemente in direzione dell’arbitro. Nonostante i tentativi da parte dei felsinei di andare a gol, la Lazio vince al 90’+5’ grazie alla rete di Felipe Anderson e raggiungerà ai quarti la vincente tra Juventus e Monza.

 

IL TABELLINO

LAZIO (4-3-3): Maximiano; Lazzari (67′ Marusic), Patric, Romagnoli (67′ Casale), Hysaj; Milinkovic (80′ Vecino), Cataldi (90’+2 Marcos Antonio), Luis Alberto; Pedro (80′ Romero), Felipe Anderson, Zaccagni.  A disposizione: Provedel, Adamonis, Radu, Fares, Basic, Bertini, Cancellieri. Allenatore: Sarri.

BOLOGNA (4-1-4-1): Skorupski; Cambiaso, Soumaoro (46′ Lucumì), Sosa, Lykogiannis; Schouten (46′ Medel (66′ Pyythia)); Orsolini (63′ Soriano), Dominguez, Moro, Aebischer (63′ Zirkzee); Barrow. A disposizione: Bardi, Ravaglia, Posch, Ferguson, Kasius, Amey. Allenatore: Thiago Motta.

MARCATORI: Felipe Anderson (32′ L)

AMMONITI: Sosa (57′ B), Zaccagni (61′ L), Luis Alberto (78′ L), Zirkzee (87′ L)

ARBITRO: Baroni; ASSISTENTI: Prenna e Perrotti; IV UOMO: Ayroldi; VAR: Mazzoleni; AVAR: Paterna

 

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