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La Coppa Italia è Storia. Con la esse maiuscola come Saputo e Sartori

La Coppa Italia del Bologna è opera della squadra e di Vincenzo Italiano, ma anche Saputo e Sartori ne sono protagonisti importanti

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Saputo e Sartori durante la presentazione del DS
Saputo e Sartori durante la conferenza stampa di presentazione del Direttore Sportivo (© Bolognafc.it)

Stiamo tutti giustamente incensando i giocatori e Vincenzo Italiano per la vittoria della Coppa Italia, ma io vorrei concentrarmi un secondo su Sartori e Saputo. La vittoria della Coppa Italia del nostro Bologna è storia. Anzi, è Storia, con la esse maiuscola, la stessa di Sartori e Saputo, appunto.

Storia come Saputo. Grazie Joey, per aver mantenuto la tua promessa

Partiamo dal Presidente. Arrivato in modo decisamente particolare, coinvolto o forse è meglio dire inguaiato da Joe Tacopina, Joey Saputo è riuscito a calarsi alla perfezione nel proprio ruolo, non senza alcune difficoltà iniziali.

Ma le chiacchiere stanno a zero, dopo aver messo in sicurezza le finanze e aver posto le basi per una società di un certo calibro con parziali ristrutturazioni dello stadio e soprattutto acquisto e rinnovo del centro tecnico, alla fine si è arrivati anche al progetto sportivo, inizialmente lasciato in secondo piano.

Morale: in dieci undici anni Joey Saputo è stato il motore che ci ha portato dalla Serie B alla vittoria della terza Coppa Italia della storia del Bologna, passando dalla Champions League. Scusate se è poco.

Lo aveva detto che ci sarebbe voluto del tempo, ma aveva detto anche che avrebbe riportato il Bologna al suo posto. Non so quale pensasse fosse il posto del Bologna, io, che non ho mai visto vincere nulla di serio alla mia squadra, pensavo fosse la lotta per un posto in Europa. Invece, oltre alla qualificazione alla Champions League ho visto alzare una Coppa Italia.

In tutto questo, abbiamo un Presidente sempre disponibili e cortese, sempre aperto al dialogo e al ragionamento. Un uomo di altri tempi, che ha portato il Bologna di oggi ad essere il Bologna d’altri tempi: vincente. Joey Saputo è nella storia, a testa alta, a fianco a personalità come Giuseppe Gazzoni o addirittura Renato Dall’Ara.

Grazie Presidente, grazie per essere davvero uno di noi prima ancora che il “semplice” proprietario del club. L’immagine qui sotto parla chiaro.

Il pullman della BFC Parade con Saputo a sinistra

Saputo esulta come avremmo fatto noi sul tetto del pullman della BFC Parade (© Bologna FC 1909)

Storia come Sartori. Grazie Giovanni, anche da parte di un tifoso rossoblù molto speciale

Oltre a Saputo, l’altro protagonista troppo spesso nascosto della Coppa Italia del Bologna è Giovanni Sartori. Così come Saputo, anche Sartori è un uomo d’altri tempi. Persona competente, appassionata e coraggiosa. Un uomo da cui si può solo imparare. Sempre attento al dettaglio, mai fuori dalle righe e di una educazione e serenità a volte sconvolgenti considerando l’ambito in cui lavora.

In questa stagione come non mai, a livello personale, ho sofferto la mancanza di condivisione del sogno sportivo con un congiunto. Nella mia famiglia nessuno ha mai tifato per il Bologna in modo convinto, così come per nessun’altra squadra. I miei nonni non erano uomini di sport. Mio padre sì, lo è sempre stato, ma dopo la carriera (tutto sommato accettabile) da calciatore, si è dedicato all’istruzione dei giovanissimi e non ha mai tifato per nessuno. La mia passione è nata grazie agli amici.

E così, mi sono trovato stranito quando non ho avuto nessun familiare che capisse la portata emotiva di andare a Roma a vedere la finale di Coppa Italia. Questo preambolo, per dire che ricordo come fosse ora il momento in cui Giovanni Sartori, neo-DS rossoblù, si commuoveva pensando al padre che era un grande tifoso rossoblù.

Visto quanto già detto sulla persona di Giovanni Sartori, non ho alcun dubbio che suo padre sia stato fiero di lui innumerevoli volte. Ma il 14 maggio 2025, sportivamente parlando, ha alzato il livello. A Roma, a guardare dall’alto il trionfo rossoblù c’era sicuramente anche suo padre. Sartori ha reso ancora una volta orgoglioso il padre alzando quel trofeo.

E così, anche se nei festeggiamenti si è sempre tenuto un po’ in disparte lasciando come da sua caratteristica le luci della ribalta a squadra allenatore e Presidente, senza Giovanni Sartori non ci sarebbe stata la Coppa Italia. Sfido chiunque a dire il contrario.

Sartori sul pullman per la BFC Parade 2025

Giovanni Sartori sul pullman per la BFC Parade 2025 (© Bologna FC 1909)

E allora diciamolo, e diciamo forte: GRAZIE GIOVANNI.

Grazie per il sogno che ci hai regalato e per quelli che ci regalerai. E grazie a tuo padre, tifoso come noi, e alla tua famiglia, che ti hanno reso la persona che sei e che hanno reso ancora più appetibile per te sposare la nostra causa. “Di padre in figlio” recita una nostra sciarpa, e il retaggio di tuo padre è una delle cifre che ci hanno fatto alzare una Coppa Italia che ha così tante sfaccettature romantiche e straordinarie, da non sembrare vera. Ma invece è lì, nella nostra bacheca. Dopo 51 anni. E ce la meritiamo tutta. Tutti quanti.

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1 Commento

1 Commento

  1. Bruno Capitelli

    28 Maggio 2025 at 17:36

    perfettamente d’accordo, dietro la squadra c’è una società forte e intelligente

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