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Bologna

CorrBo – Arma letale Orji – 26 Nov

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Foto di Valentino Orsini


Un sabato pomeriggio perfetto, una giornata che si incastona nel Nirvana calcistico di metà stagione. Tutto va per il verso giusto, ma la differenza l’hanno fatta le motivazioni ed il grande lavoro svolto dai rossoblù, reduci da una brutta vittoria al Bentegodi, a differenza dei blucerchiati, rei di aver mortalmente colpito le Zebre torinesi. Novanta minuti di applausi, la metà dei quali disputati in dieci per l’espulsione discutibile di Torosidis a ridosso dell’intervallo ma che non ha inficiato la prestazione del Bologna: un tripudio di prestazioni sopra le righe, squadra quadrato ed il gioiellino Okwonkwo, che entra e mette il sigillo su una gara mai realmente in discussione. Per il classe ’98 sono tre goal in sei presenze, una rete ogni 26 minuti, una media pazzesca se si considera la carta d’identità. Lungimiranza donadoniana quella di pescarlo dalla primavera e di centellinarne il minutaggio, con il nigeriano capace di andare a segno dopo soli 4 minuti sul rettangolo di gioco. Il mister felsineo lo coccola, tenendolo sul “chi va là”, <<ha carattere e personalità, ma deve fare ancora tanta strada e soprattutto ascoltare quello che gli diciamo. Ha segnato dopo un’azione straordinaria di Donsah che stava arrivando da dietro coi tempi perfetti, mentre Orji era al limite del fuorigioco, ma Rodrigo non si è arrabbiato, è un signore…>>. Un’arma in più per il Bologna, che però aveva già ampiamente preso il largo anche con lui in panchina. Seconda vittoria consecutiva, giunta contro un avversario sulla carta più forte e secondo Donadoni, <<trovando la convinzione nei propri mezzi piuttosto che essere preoccupati dalla bravura degli avversari. La squadra ha mostrato spirito ed atteggiamento giusti. Il primo goal racconta tanto perché ci siamo trovati al limite dell’area ed invece del solito cross siamo entrati in area con la palla sui piedi e, fatalità, siamo arrivati al goal. Segnale positivo, mi piace, dobbiamo fare così>>. Trionfi del gruppo, con un grande apporto anche dalla panchina: <<Mi piace che Verdi segni a porta vuota e non dopo due dribbling, perché vuol dire che è presente. Oggi come a Verona Maietta ottimo, De Maio pure, Masina ha fatto la sua parte insieme a Taider ed Okwonkwo: questo fa la differenza, è quello che conta. E poi non subire goal significa che c’è spirito collaborativo da parte di tutti>>. Nessun commento sul doppio giallo a Torosidis, con 20 punti nel forziere: <<Non abbattuti prima, non esaltati ora, coi piedi per terra. Se fra quattordici partite avremo 40 punti sarà stato positivo quello che abbiamo fatto.>> Sulla stessa lunghezza d’onda Verdi: <<Per cambiare mentalità dobbiamo continuare così, ora è tutto nelle nostre mani, aspettavamo Mattia che per noi è importante. Non sono i moduli ma l’atteggiamento a fare la differenza, io posso fare anche il trequartista, certo, ma per ora il meglio l’ho dato in fascia>>.
Fonte: Il Corriere di Bologna; articolo di Fernando Pellerano

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