Corriere Bologna – Calciomercato Bologna: Non c’è il due senza il tre e il quattro…

Arrivati alla base un’attaccante e un centrocampista, entrambi polifunzionali (cioè che possono giocare in più ruoli), entrambi in prestito e di proprietà del Villareal, entrambi con Tullio Tinti come procuratore, si vira sulla difesa, dove si è alla ricerca di un “quinto” di centrocampo che sappia fare entrambe le fasi, ma con un occhio particolare alla fase difensiva. Se Mattiello è da considerarsi un “titolarissimo” (espressione di sarriana memoria), Mbaye, Dijks e Krejci sono ruotati, partita dopo partita, sulle fasce, ma senza determinare lo status assoluto di titolare per nessuno dei tre, non garantendo quel quid in più, in termini di blindatura difensiva,   soprattutto sulla fascia sinistra. Su questo ruolo  lo stesso Tinti proporrebbe al Bologna Andrea Rispoli, 30, esterno di destra, che è in scadenza col Palermo a Giugno. Altri nomi caldi possono essere quelli di Dusan Basta, 34, Lazio, in scadenza di contratto sempre a Giugno  e quindi nella sessione invernale acquistabile a costo zero, e Federico Peluso, 35, Sassuolo. E’ chiaro che queste ultime scelte di mercato, sconfesserebbero  la “linea verde” che il Bologna avrebbe impostato negli ultimi 3 anni, ma Inzaghi vuole un elemento che sia pronto a gennaio, con il pedigree dell’esperienza e per questo di “scommesse” non se ne vuole parlare in questa sessione invernale. Rimanendo e finendo con la difesa, per il centrale di difesa i due nomi caldi sono Angelo Ogbonna, 30, West Ham, il cui costo non è esattamente alla portata del Bologna (soprattutto in termini di ingaggio) e Federico Ceccherini, 26, Fiorentina, che fino a qualche giorno fa poteva entrare in uno scambio con il nostro Pulgar; poi l’ex Ds rossoblù Corvino pare abbia virato su un altro suo pupillo, quell’Amadou Diawara che rimane la più grande scoperta del suo periodo sotto le due torri. Intanto, in uscita, si registra la volontà dell’Aek di Atene di trasformare il prestito di Marios Oikonomou in acquisto, con un esborso di circa un milione.  Soldi che dovrebbero essere immessi nel mercato di ingresso, che dovrà garantire il mantenimento della categoria.

(fonte Alessandro Mossini – Corrbo)

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