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Corriere dello Sport – Ndoye, l’arma segreta di Thiago Motta a Firenze

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Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it


Da tempo non si vedeva un giocatore così a Bologna: un calciatore tecnico, con una spiccata tendenza a saltare l’uomo e in grado di battere chiunque in velocità; per questo, Dan Ndoye è già diventato una pedina fondamentale per Thiago Motta. In vista della partita di domenica, che vedrà i rossoblù impegnati al Franchi contro la Fiorentina, lo svizzero potrebbe rivelarsi un vero e proprio asso nella manica. Dan, inoltre, nel corso della passata stagione Ndoye ha già affrontato la Viola nelle semifinali di Conference league, quando vestiva la maglia del Basilea; il doppio confronto fu favorevole alla squadra di Italiano, ma gli svizzeri si imposero per 1 a 2 proprio a Firenze.

Titolare o jolly dalla panchina

Non sarà sempre partito dall’inizio, ma Thiago Motta non può fare a meno di Ndoye: 11 apparizioni totali, di cui 7 da titolare. Questo dimostra come lo svizzero sia in grado di impattare con efficacia la partita anche con pochi minuti a disposizione. Sicuramente è anche grazie alle sue caratteristiche: la sua rapidità, imprevedibilità e pericolosità nell’uno contro uno sono qualità rare da trovare, quasi uniche nella rosa rossoblù, e possono essere ancora più devastanti quando i ritmi si abbassano e le energie vengono a mancare. L’unico giocatore del Bologna ad aver completato più dribbling di Ndoye è Orsolini (15), solamente 3 in più dello svizzero, che tra l’altro ha giocato meno. Ecco perché fin qui Thiago Motta ha dimostrato di preferirlo a Karlsson, che finora ha avuto poco spazio. Manca solo il gol, ma arriverà: l’importante per ora è che il ragazzo risponda ai dettami dell’allenatore, cosa che sta facendo perfettamente sia in fase offensiva che difensiva.

Trio elvetico

Ndoye, classe 2000, è il più giovane della piccola colonia svizzera che sta crescendo a Casteldebole. Oltre a lui ci sono anche Aebischer e Freuler. Il primo gli ha raccontato Bologna quest’estate, mentre il secondo, ben più esperto, lo sta aiutando tanto nel suo percorso di crescita; Dan lo ascolta e usa i suoi consigli per soddisfare le richieste di Motta. Se Ndoye partirà titolare o no al Franchi è ancora un mistero, ma l’allenatore si fida di lui. Dan scalda i motori in attesa del match contro la Viola, sapendo di poter fare la differenza sia dall’inizio che a partita in corso.

 

Fonte: Giorgio Burreddu – Corriere dello Sport-Stadio

 

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