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Corriere di Bologna – Alessandro Costacurta: «Il Bologna ha grandi possibilità di raggiungere l’Europa»

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Crediti: Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it


Alessandro Costacurta, opinionista di Sky Sport, è stato intervistato dal Corriere di Bologna, a seguito di una serie di elogi sulla squadra rossoblù. Di seguito le sue parole.

Cosa vi impressiona dei rossoblù?

«Il Bologna è diventato la sorpresa del campionato grazie a una crescita sorprendente, con la società, l’allenatore e i giocatori che hanno trovato un’intesa profonda. All’inizio della stagione non erano considerati una squadra per obiettivi europei, ma ora lo sono a pieno titolo. Ricordo la delusione di Motta ai nostri microfoni dopo la sconfitta contro il Milan alla prima giornata. Forse quella partita ha cambiato qualcosa».

È Motta il segreto del Bologna-rivelazione?

«La sua proposta di calcio moderno lo ha portato ad essere una sorpresa. La sua strategia è vincere le partite tramite il possesso palla. Diversi elementi del gruppo sono cresciuti nel corso di una stagione, e ciò significa che il suo progetto ha fatto centro. Ho sempre fatto il tifo per questo tipo di proposta calcistica. Mi sarebbe piaciuto molto giocare in questo Bologna. Thiago da calciatore era un maestro di questo modo di giocare e sta portando avanti questa filosofi anche da tecnico».

Non è un mistero che Milan e Juventus corteggino Motta per la prossima stagione: sarebbe pronto a fare il salto?

«Thiago piace per come fa giocare le squadre, migliora i giocatori: un club corteggia per forza questo tipo di allenatori. Motta ha alzato notevolmente la qualità del gioco in Italia e spero resti in Serie A. Viceversa, mi dispiacerebbe come quando De Zerbi è andato in Inghilterra. Sono un fan di questo tipo di calcio: ora, per divertirmi, guardo le partite del Mantova di Possanzini mentre ci sono squadre che non mi divertono. Allegri per esempio è un grandissimo allenatore ma non mi piace il modo in cui fa giocare la Juventus, stesso discorso per la Roma di Mourinho».

Lei come avrebbe marcato Zirkzee?

«Mai in uno contro uno. I giocatori bravi a difendere palla e a non farsi anticipare vanno marcati di squadra, le grandi difese sono tali solo se c’è aiuto reciproco. Forse il punto meno sviluppato di Zirkzee è ancora quello della conclusione verso la porta, lì può migliorare ancora di più».

Su Calafiori: «Smonto la teoria secondo cui uno fa molti tocchi perché è bravo: a volte è l’avversario a permetterlo al giocatore meno pericoloso. Ma non è il caso di Riccardo, che sta facendo una stagione straordinaria. Deve migliorare solo una cosa: la marcatura dentro la propria area. L’esempio da seguire sono i centrali dell’Inter, Bastoni e Acerbi. Calafiori ha fatto passi da gigante: se migliora questo aspetto, viste le capacità di lettura e di impostazione che ha, è destinato a una grande carriera».

Sulla possibilità Europa: «Il Bologna ha grandi possibilità di raggiungere l’Europa. Ci sono diverse squadre attrezzate in lotta per l’Europa, ma se il Bologna continua a giocare così ci andrà: ha una tipologia di gioco, un telaio e un’organizzazione che gli regala sempre la chance di poter vincere ogni partita».

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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