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Corriere di Bologna – Bologna, la società sta con l’allenatore. Motta: “I tifosi hanno diritto di fischiare”

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Credit: bolognafc.it

Il bilancio per Thiago Motta, dopo tre partite sulla panchina del Bologna, è amarissimo: un solo punto raccolto dai rossoblù. L’avvio stentato e alcune scelte tecniche non hanno certamente aiutato nel rapporto con una piazza già in ebollizione. Ma i motivi della legittima delusione dei tifosi vanno oltre la figura di Motta. Dal malcontento ormai di vecchia data per un Bologna incapace di crescere che finisce per coinvolgere anche l’ultimo arrivato all’imprimatur chiaro sulla scelta di una parte dell’area tecnica – Di Vaio – che da otto anni fa parte del club che non decolla.

Oppure, più semplicemente, dopo stagioni alle prese con una situazione anomala dovuta a fatti extra campo si sentiva il bisogno di una normalità e di un realismo che Thiago Motta, al momento, non sembra aver portato. Il climax crescente di tensione è stato probabilmente raggiunto con il cambio di Arnautovic contro la Sampdoria: una scelta fischiata già sul momento e che ha visto più di qualche tifoso reagire abbandonando la tribuna, specialmente dopo i primi palloni persi da Zirkzee.

Una cosa però, almeno per ora, è certa: la società sta con Motta. Non poteva essere altrimenti a meno di un mese dall’annuncio ufficiale del club e nel confronto di ieri i dirigenti hanno avuto parole di incoraggiamento per il tecnico. Motta è chiamato a risollevarsi, e al più presto, è l’unica cosa che aiuterebbe a ricucire i rapporti con l’ambiente rossoblù – scontato a dirsi – sono i risultati, che al momento ancora mancano. Nonostante l’avvio di campionato decisamente deludente, con soli sette punti in nove giornate, con cinque gare già giocate in casa, i rossoblù hanno attualmente due lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione.

È ancora presto per ultimatum o scadenze, ma è chiaro che nel prossimo mese che porta alla lunga sosta per il Mondiale – ultimo impegno rossoblù il 12 novembre contro il Sassuolo – Motta dovrà dare una scossa al Bologna: i tifosi chiedono legittimamente di ampliare il distacco dalla zona rossa al più presto. A Casteldebole l’imperativo è restare lontani dalle secche, sapendo bene quanto sia pericoloso trovarsi invischiata là dietro per una squadra partita con altri obiettivi di classifica.

Il calendario non sorride al Bologna e domenica i rossoblù giocheranno al Maradona contro un Napoli capolista. Poi la ci saranno la Coppa Italia contro il Cagliari e soprattutto gli scontri diretti con Lecce e Monza: vietato sbagliare. Quelle due partite saranno cruciali per recuperare i punti persi per strada, prima del trittico nel giro di una settimana Torino-Inter-Sassuolo.

Intanto Thiago Motta ha incassato la fiducia del club, e nonostante i risultati non stiano arrivando vede gli indicatori fisici della squadra in miglioramento. Il mister spera che il pari, pur deludente contro la Sampdoria, sia solo il primo gradino di una risalita necessaria per far diventare la recente mediocrità perfino un lusso e non dover vivere una stagione di paure.

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

 

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