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Corriere di Bologna – Contro la Juve serve un atteggiamento diverso

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Contro il Torino in trasferta è arrivata un’altra sconfitta, ma stavolta per quanto espresso sul campo si può considerare un vero e proprio schiaffone. Ci sono molti modi di catalogare una sconfitta, ma questa il Bologna a differenza dei loro colleghi granata sembra averla persa ancor prima di iniziarla, soprattutto sul piano del carattere mostrato durante i 90 minuti. Il risultato – 2 a 1 per il Torino – non rende forse nemmeno giustizia alla rabbia mostrata dai torinesi contro un Bologna apparso troppo molle. 

Mihajlovic l’ha definita come la peggior sconfitta dopo quella di Empoli. E da quando il tecnico è passato alla difesa a tre in effetti è così, considerando anche il cambio tattico per effettuato per la partita (dal 3-5-2 al 3-4-3). Ma il vero problema della partita di Torino non è da ricercare nell’analisi tattica, quanto molto più nell’atteggiamento messo in campo dai giocatori di Sinisa. Non si può imputare la colpa al modulo con l’attaccante in più rispetto alle altre partite, bensì ad una squadra che è parsa poco aggressiva soprattutto in mediana, dove si tiene il pallino del gioco, visto che i falli commessi in tutto sono risultati solo tre e con Svanberg, unico mediano, che ha addirittura chiuso il match con zero falli commessi. 

Il motivo della sconfitta si può ricercare anche nelle parole del tecnico granata, Juric, il quale ha commentato nel pregara il momento dei suoi ragazzi, dichiarando che oltre la sfortuna per alcuni punti persi, bisogna che i giocatori abbiano un altro tipo di rabbia quando scendono in campo e non sentirsi appagati e contenti di competere bene. Una rabbia che il Torino ha mostrato, mentre il Bologna no. Una squadra che molto probabile può sentirsi appagata del buon momento che stanno vivendo, figlio anche dei 24 punti che ad oggi li proietta in zona Europa.

Ciò che però fa pensare è che una prestazione così brutta arrivi dopo una settimana dove la squadra si è allenata bene, meritandosi i complimenti del mister alla fine di ogni sessione. Quindi cosa non ha funzionato per la squadra emiliana? La causa, come sottolineato prima non sembra da ricercarsi nel cambio di modulo, con un attaccante in più, anche se si trattava di Skov Olsen, ma anche i dati della partita ci dicono che nonostante la presenza di più giocatori là davanti i palloni toccati in area dal Bologna sono stati solo 6 contro i 29 del Torino, oltre a un centrocampo che è uscito malconcio dall’incontro. Che poi Mihajlovic abbia problemi in mezzo al campo si sa. Ha dovuto disputare gran parte del campionato sin qui con due soli centrocampisti e Viola che è arrivato ad ottobre, infortunato. 

L’atteggiamento non deve però essere un problema per la squadra di Sinisa ed è l’argomento principale toccato dal tecnico alla ripresa degli allenamenti in vista della partita con la Juventus. Match che sembra l’occasione perfetta per riprendere il bel cammino fin qui affrontato. Soprattutto vista la presenta di Saputo che sarà alla cena natalizia di giovedì e poi in tribuna a vedere la tanto attesa sfida ai bianconeri.

FONTE (Alessandro Mossini: Corriere di Bologna)

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