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Corriere di Bologna – La rotazione Skorupski – Ravaglia sta ripagando Thiago Motta

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Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblù.it


Normalmente verrebbe da pensare che l’alternanza dei due portieri non sia mai una buona idea. Innanzitutto perché potrebbe causare un calo di fiducia che è fondamentale per un ruolo come quello dell’estremo difensore; poi perché certi automatismi solitamente richiedono tempo e presenze per essere interiorizzati. Non è un caso se infatti la quasi totalità delle squadre ha un titolare fra i pali, un numero 1, e al massimo al secondo portiere viene concesso di giocare o la Coppa Italia o l’Europa, come succede per Perin e Szczesny alla Juventus o per Musso e Carnesecchi all’Atalanta. Altre volte può invece succedere che cambino le gerarchie e dalle seconde linee arrivino dei sostituti meritevoli di un posto dal primo minuto, come ha dimostrato Svilar alla Roma o Okoye all’Udinese, soffiando il posto ai rispettivi Rui Patricio e Silvestri. Infine, in tutto questo mare di opportunità si inserisce il Bologna col suo dualismo quasi perfetto, con la coppia Lukasz Skorupski e Federico Ravaglia che grazie ad un’alternanza più o meno costante sta riuscendo a garantire ottimi risultati in termini di gol subiti.

La magia di Motta e del suo staff

 

Può darsi che Thiago abbia scelto questa eccezionale soluzione per mantenere sempre alta l’attenzione e la concorrenza all’interno dello spogliatoio. Oppure, può darsi anche che il mister scelga il proprio portiere in base alle caratteristiche necessarie della gara e alle varie prestazioni in allenamento nei giorni precedenti al match. In ogni caso, che sia questa o quella motivazione poco importa ai tifosi rossoblù dal momento che ad oggi la famosa “dicotomia” tra i pali sta dando i suoi frutti. Per il polacco infatti sono addirittura 10 le gare senza subire gol in 26 partite giocate, al quinto posto nella classifica dei migliori portieri del campionato dietro Sommer, Milinkovic-Savic, Szczesny e Di Gregorio. Dall’altra parte Ravaglia non è da meno, vista anche la recente prestazione super contro la Salernitana con gli interventi decisivi su Simy e Candreva, senza dimenticare poi tutte le altre volte in cui è stato chiamato in causa e ha risposto presente (ad esempio la partita contro l’Inter a San Siro in Coppa Italia). Per concludere, bisogna sottolineare anche le grandi qualità e riconoscere i meriti di un altro responsabile di questi grandissimi risultati: il preparatore dei portieri dello staff di Motta Alfred Dossou-Yovo. È anche grazie a lui se il Bologna ha una delle migliori difese della Serie A, una figura professionale e molto competente capace di forgiare nelle sue esperienze precedenti altri talenti come Maignan al Psg e Provedel allo Spezia. 

Fonte: Alessandro Mossini, Corriere di Bologna

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