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Corriere di Bologna – Siniša, l’allenatore psicologo che fa crescere la squadra

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Di solito una vittoria basta a cancellare eventuali malumori, per Siniša questo non vale. Nonostante una vittoria attesa per 22 anni, l’allenatore serbo nel post-partita non ha risparmiato critiche a qualche suo uomo, accusato di troppa superficialità. Si aspetta di più dalla sua squadra, che a Marassi, nonostante la vittoria, ha avuto qualche problema soprattutto nella prima ora di gioco.

“Non avete fatto una grande partita, poi ne riparliamo”, aveva detto Mihajlović subito dopo la partita. Ma il suo carattere non lo stiamo scoprendo ora: anche quando era costretto ad allenare dall’ospedale la sostanza non è mai cambiata. Come uno psicologo che, per far crescere i suoi ragazzi, non risparmia carezze e strigliate. Come successo a Genova con Barrow e Orsolini; per molta gente gli uomini partita, per Siniša no: poca concretezza, troppa superficialità. Manca cattiveria per incidere fino in fondo. Orsolini ha addirittura rischiato il cambio all’intervallo, si è salvato per assenza di alternative.

Critiche costruttive del mister, che ha l’ambizione di vedere i suoi ragazzi crescere, a volte mettendo da parte anche la famiglia: “Spesso litigo con mia moglie perché mi chiede se la sto ascoltando ma vede che sto pensando ai miei calciatori”. Non solo Barrow e Orsolini, nei pensieri del serbo ci sono anche Cangiano, Schouten, Dominguez e chissà quanti altri. Ci sarà spazio per tutti in questo finale di stagione. E guai a sbagliare. Tutti avvisati.

Fonte: Marco Vigarani/Corriere di Bologna

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