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Cosa ci ha detto Bologna-Villareal

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Al San Marino Stadium è andata in scena Bologna – Villareal, amichevole giocata a 15 giorni dall’inizio del campionato di Serie A e contro un avversaria blasonata che ha portato circa 5000 spettatori tra curiosi e tifosi. 

Durante le amichevoli di agosto i tifosi si dividono tra chi vorrebbe già vedere una squadra solida e pronta ad affrontare la stagione che verrà e chi invece non da peso agli eventi pre-campionato, la verità sta forse nel mezzo: in queste occasioni gli addetti ai lavori si prendono qualche libertà per provare alcune situazioni di gioco e i nuovi arrivi dal mercato, ma durante queste partite in campo viene già messo qualcosa che si vedrà anche successivamente in stagione. Le recenti uscite a centrocampo tra le fila rossoblù avrebbero potuto portare a pensare ad esempio ad un passaggio al centrocampo a 3 con il mediano e le due mezz’ali, Mihajlovic ha invece confermato il suo 4-2-3-1 con Skorupski tra i pali e davanti a lui la linea a 4 formata da: Krejici a sinistra, Denswil e Bani al centro e Mbaye terzino destro. In mezzo al campo la coppia mediana formata da Kinglsey e Svanberg, Soriano a ridosso della prima punta Palacio, esterni Skov Olsen e Sansone. Dall’altra parte i sottomarini gialli schierati con il 4-3-3 di Mr. Calleja.

Il Bologna ieri è sceso sul rettangolo verde cercando di giocare il pallone il più possibile ed evitando di buttarlo, prendendosi così qualche rischio. Più volte Skorupski sotto pressione avversaria ha provato il passaggio corto anzichè spazzare in sicurezza, non senza qualche brivido. Nonostante un buon inizio, il primo gol avversario è nato proprio da una situazione di disimpegno difensivo in cui Soriano ha cercato un retropassaggio verso Mbaye intercettato da Ekambi, il numero 17 dopo un 1-2 con la punta si è liberato al tiro, non irresistibile la sua realizzazione che è però diventata di fatto un cross basso che ha tagliato l’area e che Gomez ha trasformato per l’1 a 0.

La squadra di Mihajlovic ha dato segnali positivi in fase offensiva che sembra già registrata e chiara a tutti gli interpreti nonostante l’inserimento di qualche nuovo elemento, il pressing alto in fase di non possesso è una caratteristica ben riconoscibile che ha portato al secondo gol della partita: Mbaye ruba palla sulla trequarti campo avversaria e serve Kingsley, velo del 99 rossoblu per Palacio che tutto solo al limite dell’area controlla e tira infilando il pallone all’angolino basso alle spalle di Asenjo, 1-1.  Poco dopo è Svanberg a provare ad imitare il compagno argentino, sempre in seguito ad un recupero a ridosso dell’area avversaria, ma questa volta il numero 1 avversario nega il gol ai felsinei. Anche in occasione della rete di Santander, il tutto nasce da un recupero palla di Soriano in collaborazione con Poli che serve il paraguayano, dribbling su Albiol e gol del 3 a 2 per accorciare le distanze. Sansone si dimostra giocatore fondamentale per la manovra, sopratutto quando è necessario ribaltare il fronte d’attacco: parte da lui l’azione che nel primo tempo ha liberato Skov Olsen e lo ha mandato a tu per tu con il portiere avversario capace di chiudere poi lo specchio al danese. il 10 rossoblù con i suoi movimenti è riuscito a concedere lo spazio necessario per le continue sovrapposizioni di Krejci bravo nel trovare il fondo e cercare Soriano con cross interessanti. Tante occasioni per i due italo-tedeschi che sotto porta però devono cercare di essere più freddi e meno spreconi.
Il gol di Tomiyasu per il momentanteo 3 a 3 nasce da un piazzato: Orsolini serve un pallone al bacio per la testa del giapponese che non sbaglia.

 Quello che ha invece convinto meno è la difesa ancora da rodare. La nota lieta si chiama Mattia Bani: l’ex Chievo in marcatura è risultato ordinato ed è andato su ogni pallone che ha consegnato poi al centrocampo con giocate semplici. Guardando in generale il reparto possiamo dire che si è lasciato andare a troppe disattenzioni: Denswil, Krejici e Mbaye hanno concesso agli avversari molto spazio, il senegalese in uscita con la palla al piede è risultato in difficoltà in più di un’occasione, Krejci e Denswil hanno invece mostrato confidenza in fase di costruzione, ma tutti e 3 hanno avuto qualche sbavatura di troppo in fase di marcatura.Gli ultimi due gol subiti nascono infatti da due discese avversarie dalla fascia sinistra, troppo spazio concesso: prima a Chukwueze e poi a Moreno, i due giocatori del Villareal hanno messo in evidenza qualche problema dal lato sinistro, a destra invece ci ha pensato Ekambi in occasione del primo gol e quando ha colpito la traversa al 36esimo del primo tempo.
A centrocampo Kingsley e Svanberg/Poli tutto sommato si sono comportati bene, ma per il futuro sarà fondamentale togliere un po’ di lavoro alla difesa, in mezzo al campo occorre più filtro e presenza dei due a protezione della difesa. Consci del fatto che il reparto arretrato per la maggior parte del tempo non era quello titolare, che ci sono ragazzi nuovi e altri che si sono messi a disposizione adattandosi a ruoli non loro e la coppia Bigon-Sabatini sta già guardando profili in entrata per il centrocampo rossoblù, non ci resta che essere fiduciosi e augurare buon lavoro a dirigenza e staff tecnico.

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