Bologna FC
Dal Dall’Ara all’Emirates: prima volta da avversari per Calafiori e Ndoye
Il difensore italiano ha difeso la sua porta dagli attacchi dell’esterno svizzero, ritrovandolo da avversario dopo la parentesi rossoblù
Da compagni a avversari. Quando il 29 luglio fu ceduto ufficialmente agli inglesi, Riccardo Calafiori non si aspettava di ritrovarsi contro Dan Ndoye un giorno, almeno non così presto. Perché se il terzino di Roma è riuscito a esplodere sotto la gestione Motta in Emilia, l’esterno ha avuto bisogno di un anno in più. La solidità difensiva unita alla capacità di inserirsi tra le linee del primo ha attirato le attenzioni di Arteta, che lo ha reso il terzino titolare della sua squadra. Nel lunch-match di oggi di Premier League, Arsenal-Nottingham Forest, Richy ha ricevuto la visita di un vecchio “amico”.
Il gol di Dan Ndoye in Nottingham Forest-Brentford, 1ª giornata di Premier League (© Nottingham Forest official website)
Calafiori-Ndoye: duello a tutta velocità
Alla fine, Ndoye ha accettato la onerosa proposta economica del Nottingham Forest. Volando in Inghilterra piuttosto che a Napoli – altra squadra interessata a lui – ha raggiunto il suo vecchio compagno ai tempi del Bologna e oggi, alle 13:30, si sono affrontati per la prima volta da avversari. Appena iniziata la partita, Calafiori ha pensato di dare il suo personale benvenuto a Ndoye nel Nord di Londra: al primo contrasto, un intervento deciso – condito da un tacchetto di troppo – ha strappato il calzettone dello svizzero, costringendolo a uscire momentaneamente per farsi assistere dallo staff. Tra i due, ha avuto la meglio il difensore dell’Arsenal, tant’è che, verso la fine, Ndoye ha preferito agire per vie centrali, accentrando la sua posizione ma non riuscendo comunque ad incidere sul risultato. Risultato finale: Arsenal 3, Nottingham Forest 0.
Un passato comune
Quello che succede in campo rimane nel rettangolo verde. Una delle leggi non scritte di questo sport. Tutti gli interventi subiti da Ndoye durante i 90′ non gli hanno impedito di scambiare qualche parola con Calafiori al termine della partita, rievocando i bei momenti vissuti insieme fino a poco tempo fa. Nel giro di 17 giorni, Sartori li ha tesserati entrambi dal Basilea, regalando a Thiago Motta due pedine fondamentali nella rincorsa alla Champions. Ma se Calafiori ha lasciato dopo un anno, per Ndoye non era ancora arrivato il momento: doveva ancora dimostrare qualcosa prima di compiere il grande salto e raggiungere il suo amico lontano dall’Italia.
La verità, però, è che i due sono sempre legati a Bologna. Cala, difensore mottiano dentro il campo e “modello” fuori: ‘Reinassance man‘, come si legge nel suo ultimo posto su Instragram condiviso con la pagina Versus, dove posa per marchi del calibro di Dolce e Gabbana e Amiri. Ndoye, oggi uscito sconfitto dall’Emirates Stadium, è in momenti come questo che torna con la mente all’ultima gioia vissuta sotto le Due Torri: la vittoria della Coppa Italia, che, inoltre, porta la sua firma.
Dan Ndoye e Gianni Morandi, al termine della finale di Coppa Italia, Milan-Bologna (© Damiano Fiorentini)
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