Bologna FC
L’esterno che verrà: adesso il Bologna ha l’obbligo di osare
Ndoye saluta Bologna: ora Sartori e Di Vaio devono trovare un esterno all’altezza per restare competitivi e puntare all’Europa. Quali sono, quindi, i nomi sul taccuino della dirigenza?
Il capitolo Dan Ndoye è quasi giunto a chiusura: l’esterno svizzero ha preso la via della Premier League, destinazione Nottingham. Un’operazione che porterà una cifra importante nelle casse del Bologna, ma che al tempo stesso ha aperto un vuoto tecnico e tattico che la società dovrà colmare con tempestività.
Il compito ora passa nelle mani di Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, chiamati a trovare un profilo in grado di replicare – o almeno avvicinare – le qualità di Ndoye. Non sarà semplice, soprattutto in un mercato dove gli esterni offensivi di qualità sono merce rara e spesso costosa. Eppure, se il Bologna vuole davvero continuare a sognare l’Europa, la parola d’ordine non può che essere “reinvestire”.
Bologna, la lezione della Premier e la necessità di reagire
Quando un club inglese si presenta con un’offerta economicamente soddisfacente e con un ingaggio capace di far girare la testa a qualsiasi calciatore, trattenere i propri talenti diventa un’impresa quasi impossibile. Questo è il calcio moderno, piaccia o no. Ma se da un lato certe cessioni sono inevitabili, dall’altro non ci si può permettere di affrontare il mercato con il freno a mano tirato.
Joey Saputo lo sa bene: se davvero intende mantenere alto il livello competitivo della squadra, dovrà permettere all’area tecnica di agire con risorse adeguate. Non si tratta solo di riempire un vuoto: si tratta di farlo con criterio, scegliendo un giocatore che possa fare la differenza fin da subito. Perché, inutile nasconderlo, la prossima stagione sarà ancor più competitiva.
Quando risparmiare sul mercato diventa un rischio
La scorsa estate, il Bologna decise di non puntare Mateo Retegui per virare su un profilo meno costoso. Una scelta dettata anche dal budget, ma che col senno di poi ha lasciato qualche rimpianto. Retegui non solo ha fatto bene con l’Atalanta, ma è anche finito a peso d’oro in Arabia Saudita, garantendo al Genoa una plusvalenza da manuale.
Ecco perché oggi il Bologna non può permettersi un approccio timido: investire di più, a volte, equivale a sbagliare di meno. Anche i migliori, come Sartori e Di Vaio, possono incappare in una scelta sbagliata.
Calciomercato Bologna – Obiettivi ambiziosi, ma non semplici
Nel mirino del Bologna ci sono nomi importanti, ma anche complicati da raggiungere. Il primo obiettivo resta Christos Tzolis del Bruges, ma i 35 milioni richiesti rappresentano un ostacolo rilevante. Stessa valutazione per Kevin Santos Lopes de Macedo dello Shakhtar, giovane talento brasiliano in rampa di lancio.
Nel frattempo, la dirigenza continua a cercare nel mercato: Mohamed Ali-Cho del Nizza, l’estroso Eguinaldo (anch’egli dello Shakhtar), Ruben Vargas del Siviglia, Andreas Schjelderup del Benfica e il ghanese Ernest Nuamah del Lione sono tutti profili seguiti con interesse. Giocatori diversi per caratteristiche, ma accomunati da un punto fermo: potrebbero offrire subito un contributo importante.
Difesa: occhi ancora su Zanoli
In parallelo al casting per l’esterno d’attacco, continua anche il lavoro per rinforzare la difesa. Rimane sul tavolo la pista che porta ad Alessandro Zanoli del Napoli, già sondato nei mesi scorsi. Un innesto che potrebbe regalare profondità alla rosa, garantendo qualità e duttilità.
Fonte: Claudio Beneforti, Stadio
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Francesca
29 Luglio 2025 at 10:06
Bisogna SPENDERE,non vi è alternativa, va reinvestito TUTTO senza fare cassa SE si vuole DAVVERO essere competitivi e non fare la figura dei provinciali in Europa League e nel resto delle competizioni. Fenucci disse avrebbero reinvestito tutto quello che avrebbero incassato,vedremo se saranno fatti o se finirà come con Retegui lo scorso anno. Per sostituire Dan occorre qualcuno di esperto, non di belle speranze, bisogna OSARE, Sartori senza soldi non può fare nulla e infatti lui non ha colpe. Vedremo se quanto detto da Fenucci erano solo parole per tenere buoni tifosi e allenatore o se ad esse seguiranno i fatti.