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Daniele Corazza, Responsabile del Settore Giovanile: “Orgoglioso di vedere i nostri giovani in prima squadra”

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Bologna FC

In occasione della sospensione dei tornei nazionali, il Responsabile del Settore Giovanile, Daniele Corazza, ha fatto il punto sulle squadre appartenenti all’attività agonistica: “Tutti i gruppi applicano i protocolli alla lettera nel rispetto delle distanze all’interno degli spogliatoi, poi svolgono il consueto allenamento”.

Quali accorgimenti sono stati adottati?

“Sono rimasti gli stessi che avevamo a inizio stagione. Ora l’attenzione è maggiore, visti i contagi: per ogni ingresso al Centro tecnico registriamo l’accesso di ogni singolo giocatore, poi viene presa la misurazione della temperatura da parte di un addetto. Ci si cambia distanziati e in piccoli gruppi, così come quando si fa la doccia. L’intero abbigliamento portato in lavanderia e lo spogliatoio, dopo essere stato utilizzato dalla singola squadra, vengono sanificati. Il rispetto dei protocolli da parte di tutti è fondamentale e ci consente di continuare l’attività in sicurezza”.

I ragazzi e gli allenatori come hanno reagito dopo lo stop dei campionati?

“La pausa ci fa tornare a qualche mese fa, quando abbiamo interrotto i campionati. Inoltre, avevamo squadre che stavano disputando una stagione entusiasmante che sarebbe terminata regalandoci grandi soddisfazioni. Ora il fattore che più conta è la salute di tutti, quindi ritengo sia assolutamente corretto fermarsi, in virtù anche del fatto che le partite non si giocavano praticamente più: in ogni società erano presenti giocatori positivi”.

In che modo avete tranquillizzato i genitori degli atleti e quali sono state le prevenzioni prese all’interno del Campus?

“I genitori sono molto comprensivi, abbiamo spiegato loro che queste precauzioni sono state prese per la tutela della salute dei loro figli. Insieme al tutor Davide Briccolani, ho svolto riunioni per informare i ragazzi delle regole e precauzioni da tenere. Inoltre, per ogni minimo sintomo di influenza viene fatto il tampone e isolato il ragazzo: attualmente, le cose stanno procedendo bene, sebbene questa situazione avrà una ripercussione sull’attività formativa. Aggiungo che, in condivisione con l’Area Performance, stiamo organizzando dei programmi di lavoro individualizzati dedicati al miglioramento di aspetti fisici e tecnici”.

Guardando al calcio giocato, domenica scorsa  tra i convocati di mister Mihajlovic, in occasione della sfida con il Napoli ci sono stati ben quattro, su cinque, giocatori chiamati dalla Primavera di Zauri cresciuti nella Scuola Calcio.

“Loro quattro – Dion Ruffo Luci, Alex Arnofoli, Simone Rabbi e Mattia Pagliuca – avevano anche pagato la quota d’iscrizione. Siamo uno dei pochi Club in Italia – e sono orgoglioso di questo – ad avere giocatori che hanno iniziato nella nostra Scuola Calcio, per poi fare tutta la trafila delle giovanili fino alla squadra Primavera, e addirittura arrivare alla convocazione in prima squadra. Aggiungo una postilla: il totale dei ragazzi è sette e non cinque, dato che dobbiamo aggiungere Andri Baldursson e Federico Ravaglia, anch’essi prodotti del nostro Settore Giovanile e già in pianta stabile nella prima squadra”.

Riguardo ai soli atleti saliti dalla Primavera alla prima squadra, ci racconta il percorso che li ha portati fino al Dall’Ara?

“Su Omar Khailoti posso dire che a un certo punto della gara pensavo potesse entrare in campo. Ricordo quando arrivò qui nel 2018, dopo un campionato di Serie D nella Sangiustese: avevamo intravisto che fosse un profilo con cui si poteva lavorare. All’inizio faceva fatica, ma è riuscito con impegno e applicazione a migliorare giorno dopo giorno, fino a diventare il prospetto che è oggi. Sono contento per la meritata convocazione nella Nazionale Under 20 del Marocco. Dion Ruffo Luci è partito dalla Scuola Calcio, dove si sono iscritti in seguito anche i suoi fratelli minori, Didier e Domiziano. Come loro aveva partecipato ai nostri campus: insomma, è il prototipo del ragazzo “Made in Bo”. Nel periodo della scorsa stagione è stato aggregato in pianta stabile con la Prima Squadra, maturando sotto l’aspetto calcistico e consentendogli di iniziare il campionato Primavera da protagonista. Quest’anno ha ereditato la fascia di capitano dal suo concittadino ed ex compagno Leonardo Mazza. Simone Rabbi si è iscritto alla Scuola Calcio nell’anno dei Pulcini, dopo aver iniziato a giocare nel Castenaso: ricordo che dovetti regalare una sacca di palloni per sdebitarmi. È sempre stato un giocatore di grandissima prospettiva, spesso ha giocato sotto età e fu premiato miglior giocatore del torneo internazionale “Arco di Trento” nel 2018, la manifestazione più importante per la categoria Under 17. Nonostante sia stato molto sfortunato per l’infortunio al ginocchio di un anno fa, oggi si è lasciato tutto alle spalle e spero con tutto il cuore che questo sia l’anno della consacrazione: giocare nello stadio in cui ha aperto le marcature della Supercoppa Primavera, quando abbiamo vinto 5-1 con il Pescara di Mister Zauri, per lui non sarebbe male. Alex Arnofoli è il più giovane, arrivato anche lui nella Scuola Calcio insieme a Simone Campagna – figlio di Matteo, il nostro magazziniere – da piccolissimo. In questi anni ha fatto un percorso di crescita notevole, nonostante qualche infortunio di troppo nella categoria Allievi che lo ha tenuto lontano dal campo per lungo tempo: per me, che lo conosco da tantissimo, e per tutti noi del Settore Giovanile è una grande soddisfazione. Tra l’altro, con suo padre Alberto avevo giocato insieme nell’Ozzanese. Mattia Pagliuca, infine, è arrivato nei Pulcini della Scuola Calcio dal Monte San Pietro, portato dal papà Gianluca. Anche lui è cresciuto tantissimo nell’ultimo anno, soprattutto sotto l’aspetto caratteriale e nella consapevolezza dei propri mezzi. Sta dimostrando di essere un potenziale grande talento, il seguito dipende solo da lui. Anche in questo caso, bella soddisfazione la prima convocazione assoluta in Nazionale, con l’Under 19″.

Fonte: Bologna FC

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