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Donadoni: “Col Verona scontro diretto. Non firmo per il pari” – 6 nov

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“Incontriamo una squadra che lo scorso anno ha fatto un ottimo campionato ma che,quest’anno, vive una classifica simile alla nostra. L’Hellas sta pagando gli infortuni e domani sarà uno scontro diretto, importante sì, ma non fondamentale per il proseguio del nostro campionato. Per quanto ci riguarda dobbiamo essere bravi nel cercare di raccogliere punti in tutte le gare“. Esordisce così Roberto Donadoni in conferenza stampa, alla vigilia della sfida contro l’Hellas Verona di Mandorlini. Per lui sarà la seconda panchina stagionale, in un campionato che non ha ancora visto pareggiare i felsinei: “Il Bologna non ha mai pareggiato in questo campionato, è vero, ma non firmo per il pari. Fa parte della giusta mentalità andare a Verona per giocarsela, anche per dare continuità a livello di prestazioni e risultati. Il nostro ragionamento deve essere fatto in maniera continuativa, gara dopo gara, ma sempre con la consapevolezza che ogni gara può darci 3 punti in classifica”.

L’allenatore rossoblu, dopo aver presentato la sfida che attende la sua squadra, è anche tornato su alcuni aspetti che riguardano la gara con l’Atalanta. “Il risultato ottenuto con l’Atalanta è stato importante per aumentare la nostra autostima, e anche per permetterci di andare a Verona fiduciosi e convinti di poter fare la gara. È iniziato un percorso da fare tutti insieme, un percorso che attualmente ci vede a 9 punti in classifica, distanti dal nostro obiettivo 25-30. La vittoria con l’Atalanta fa già parte del passato: bisogna essere realisti e saper analizzare le situazioni con i piedi per terra. Bisogna dare la giusta valutazione ad ogni prestazione: domenica scorsa, in termini di risultato, è stata una gara positiva, ma sotto altri punti di vista ci ha fatto capire che dobbiamo ancora crescere e migliorare tanto. Incontreremo minori difficoltà sul nostro cammino, soprattutto se sappiamo gestire al meglio le vittorie. Domenica, però, abbiamo dimostrato di non mollare mai, e la determinazione sarà uno degli ingredienti fondamentali per il cammino futuro. Quando sei soddisfatto di ciò che fai, la fatica fisica la senti meno. È proprio la fatica che non ci deve spaventare: dobbiamo essere consapevoli che il nostro cammino passa attraverso il lavoro di tutti, dalla rosa all’ambiente”.

Poi sulla squadra e sulle ipotesi di 3-5-2: “Ho bisogno di tutti i giocatori. In questi giorni li sto valutando sia sul piano tattico che caratteriale. Per quanto riguarda il modulo non ho desideri impellenti, nè la frenesia di voler usare un modulo tattico nello specifico. Sarà la convinzione della squadra e dei giocatori nel capire di poter fare determinate cose che poi mi porteranno ad agire di conseguenza”. Poi ancora: Mbaye ha le caratteristiche per fare l’esterno nella difesa a 4, mentre Brienza, per capacità non solo tecniche ma anche mentali, ha la possibilità di giocare in tutti i ruoli dal centrocampo in avanti”. Poi una considerazione anche su Rossettini, con Donadoni che non vuole scoprirsi troppo a livello di undici titolare: “Rossettini a destra? Adesso volete sapere troppo. In ogni caso contro l’Atalanta mi è piaciuto molto”.

Non è mancata, anche, una riflessione sulla Nazionale: “È un traguardo che va conquistato con il tuo club: i successi futuri passano inevitabilmente attraverso il presente. C’è ancora tanto da fare, ma mi piace l’idea che i giocatori abbiano questa ambizione, perché vuol dire che non si accontentano mai. In ogni caso, prima di tutto c’è Bologna”.

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