Bologna
Donadoni: “Un errore pensare di aver risolto tutte le difficoltà. Col Torino fondamentale tenere alta l’attenzione” – 27 nov
Sette punti in tre partite e adesso il test Torino che attende gli uomini di Donadoni. Una partita in cui mancherà “un giocatore importante che ha commesso una sciocchezza“, ovvero Mattia Destro. Il numero 10 rossoblu, già in diffida, si è tolto la maglia dopo il rigore realizzato alla Roma e, dunque, sabato non ci sarà. Donadoni, però, non fa drammi in merito: “Sono convinto che ci prenderà il posto di Destro farà bene. Quel giocatore avrà una chance importante, ma non dovrà sentirsi investito di particolari responsabilità“. Sul ballottaggio per sostituire il numero dieci rossoblu: “Mi piace che ci sia competitività all’interno del gruppo. Tutti cercano di guadagnarsi il proprio spazio con impegno e dedizione, ma qualcuno in qualche modo viene penalizzato. La competitività è stimolante”.
Poi sul Torino: “Ogni squadra cerca di impostare la sua gara a seconda delle proprie qualità. Dobbiamo conoscere le caratteristiche dell’avversario che andiamo ad affrontare ma mi piace molto lavorare su noi stessi. È chiaro che se vogliamo pensare ad una crescita è necessario che continuiamo a lavorare in un determinato modo e ad incrementare i nostri pregi. Tanto più una squadra gioca a ritmi bassi tanto più diventano fondamentali le qualità tecniche e le giocate individuali. Il Torino sta facendo un buon campionato, è una squadra consolidata. Noi, invece, dobbiamo ancora trovare la nostra identità e la continuità“. Un Torino allenato da Giampiero Ventura che siede sulla panchina granata dal 2011. Donadoni in merito fa una considerazione anche sui cicli lunghi in rapporto al calcio italiano: “quando ci sono dei meccanismi ormai consolidati la tendenza rimane quella e non è facile cambiare. Bisogna rivedere anche questo atteggiamento: se si vuol fare avere ad un programma la sua logica, non si possono cambiare due o tre allenatori in una stagione”. Nella formazione granata spiccano le prestazioni di Baselli: “È un giocatore interessante che sta vivendo una crescita esponenziale”.
Poi sulla sua squadra: “In questo gruppo tutti hanno delle possibilità e di volta in volta faccio le mie considerazioni che poi sfociano in una scelta. In una scelta di classifica delicata tendi a privilegiare i giocatori che hanno più esperienza, ma anche questo concetto è sempre relativo. A volte l’incoscienza del giocatore più giovane può essere fondamentale e crearti vantaggi importanti. Dopo sette punti in tre gare il rischio più grande è quello di pensare di aver superato tutte le difficoltà. Sarebbe un errore gravissimo che ci porterebbe a fare solo passi indietro. Serve tenere alta l’attenzione”.
Su Ferrari e Rossettini: “Penso che possa giocare sia terzino che centrale. Nelle caratteristiche di un giocatore ci sono delle specificità che ti portano a ragionare di conseguenza. Rossettinisi si sta adattando in quel ruolo e credo che questo sia stimolante per i giocatori. Spesso accade che l’aspetto mentale faccia la differenza. Alex deve solo ritrovare la tranquillità e la fiducia nei suoi mezzi. Per quanto riguarda Rossettini ha ancora mal di schiena, voglio valutarlo bene questa mattina“. Rimanendo nell’ambito difesa, una considerazione anche su Oikonomou, usato a destra in allenamento: “Mi piace provare i giocatori in ruoli non loro. Fare qualcosa di differente ti apre più opportunità anche per il futuro“.
Su Acquafresca, che con Donadoni ha vissuto una delle sue migliori stagioni: “Ho ritrovato un giocatore che ha ancora molto da dire. Mi auguro che anche lui riesca a trovare lo spazio giusto per dare il suo contributo”.
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