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Dopo Livorno i numeri fanno riflettere, ma ora serve una svolta – 24 Nov

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Dopo Livorno si è inceppato qualcosa nei meccanismi della squadra di Lopez, ma il problema più grande è che l’allenatore rossoblu non ha ancora trovato una soluzione per ovviare alle difficoltà incontrate, anzi ci ha messo lo zampino (in negativo) in quasi tutte le partite.

L’unica partita in cui Lopez non ha commesso (grandi) errori è stata quella con il Carpi, che vuoi per meriti degli avversari, vuoi per sfortuna e mancanza di concretezza sotto porta, ha portato solo un punto alla causa rossoblu. Da Livorno in poi il Bologna ha subito 6 goal in 4 partite e mantenendo questa media goal subiti non si va di certo in A. Non si torna nella categoria che ci compete distraendosi negli ultimi minuti, bisogna mantenere alta la concentrazione fino al fischio finale. A tal proposito mi torna in mente una frase di Boskov, quanto mai azzeccata: “partita finisce quando arbitro fischia”. Una squadra che deve tornare nella massima serie non può permettersi di buttare punti così: il Bologna da Livorno in poi ha perso 8 punti nei soli 10′ finali, cioè tra l’80’ è il 90′. Questo è un dato che dovrebbe far riflettere ed è uno di quelli che mi spinge a sostenere che attualmente il Bologna non può essere ancora considerata una big della serie cadetta, non può esserlo per il semplice fatto che non ha ancora imparato a gestire il vantaggio. La colpa certamente non è (solo) dei giocatori, la colpa è di mister Lopez e su questo non ci piove. Non ci sono dubbi che il mister stia pagando l’inesperienza e ciò lo si deduce anche dalla difficoltà che ha l’allenatore rossoblu nelle letture tattiche a partita in corso. Ieri ad esempio Lopez ha vanificato quanto di buono fatto dalla sua squadra fino a quel momento, ancora una volta sbagliando i cambi. È incomprensibile come nelle logiche del tecnico Abero e Troianiello potessero essere funzionali alla causa rossoblu in quel momento della gara in cui lo Spezia spingeva per cercare il pareggio.

Eppure l’atteggiamento della sua squadra era stato da big: presentarsi a La Spezia e prendere in mano il pallino della gara fin dalle prime battute è un comportamento da big, soprattutto se non si vince da 4 partite. Anche se, una vera big in panchina può contare sull’esperienza di un allenatore che  sappia leggere le situazioni tattiche e faccia i cambi giusti al momento giusto. Al Bologna è proprio questo che manca, le scuse sono finite, la pazienza ha un limite e non possiamo più permetterci di lasciare punti per strada. L’articolo uscito questa mattina sul Carlino avvalora la mia tesi, con Marcello Giordano (l’autore dell’articolo) che prende in esame anche i goal presi a Perugia (all’83’) e contro il Crotone, anche se in quella partita il goal subito all’80’ non ha cambiato le sorti della gara visto che si era già sullo 0-1 per la squadra di Drago. Anche la difesa ha perso le certezze che aveva trovato nella serie dei 7 risultati utili consecutivi e lo dimostrano le amnesie di Oikonomou con il Brescia e quelle sul goal di Piccolo. Lopez, dunque, strada facendo ha smarrito anche la solidità difensiva della sua squadrae dovrà ritrovarla il prima possibile, essendo questa una delle caratteristiche fondamentali per tornare in A.

Lopez, comunque, oltre a “regostrare” nuovamente la difesa, dovrà lavorare anche sulla testa dei giocatori e forse in questo il suo passato da calciatore può aiutare e non poco. Deve lavorare sulla testa del gruppo, dicevo, perché ci sta che dopo 4 partite senza vittoria inizi a mancare la serenità e aumentino le pressioni per un gruppo che sa di dover tornare in serie A. Anche se, prima di lavorare sulla testa dei giocatori (ovviamente non di tutti ma solo di alcuni), Lopez deve riflettere sui propri errori. Il gruppone di squadre in testa alla classifica non rallenta e il Bologna con gli ultimi risultati si è allontanato sensibilmente da loro.

Le scuse sono terminate (da quelle sulla rosa inadeguata per laserie cadetta fino a quelle sull’inesperienza di Lopez) adesso serve un cambio di rotta, ma immediato. La partita col Bari sarà fondamentale in questa ottica.

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