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E’ un Bologna brutto e svogliato per un tempo: vince il Toro con un gol di Karamoh

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La venticinquesima giornata si chiude sull’erba dell’Olimpico Grande Torino, dove il Torino aspetta il Bologna, che replica la formazione che una settimana fa aveva battuto (e bene!) l’inter, con Sosa a fianco di Lucumi, Moro al posto dell’infortunato Dominguez e Musa Barrow ancora incoronato bomber dell’attacco rossoblù.

Juric invece deve fare a mento di sei elementi chiave, fra cui Vlasic, lasciando al solo Sanabria il peso dell’attacco granata.
 
E’ un Bologna che mantiene il suo diktat: si gioca la partita qualunque sia l’avversario e si gioca per vincere.
Ma è il Torino ad avere la prima occasione, con Singo di testa, al decimo, ma Skorupski para senza problemi.
Al 15esimo altra palla gol per i granata, ma è Karamoh che stoppa una pallone di Miranchuk, che avrebbe meritato miglior fortuna, a Skorupski lontano. Ma riguardando la traiettoria da dietro il pallone era destinato sul fondo, ma l’azione pericolosa rimane.
E’ un Bologna che comunque non dimostra la stessa convinzione, espressa contro l’Inter di Simone Inzaghi, anche per merito di un Torino, che deve ritornare a vincere, dopo tre sconfitte di seguito.
E il Torino capitalizza, al 22esimo, l’inizio arrembante con Karamoh, che servito da Sanabria in mezzo all’area, dribbla tre avversari e infila Skorupski, con tocco da calcetto, alla sua destra. 1 a 0 granata e Bologna che deve inseguire.
Il Gol è una sferzata per il Bologna che inizia a rialzare il suo baricentro, ma non ci sono tiri diretti alla porta di Milinkovic-Savic: Barrow è in difficoltà e Orsolini è lontano parente di quello scintillante visto 8 giorni fa.
E’ un Torino che aggredisce alto, in controllo del centrocampo, dove si sente la mancanza della grinta di Dominguez: nulla di trascendentale ma sono i granata a portare di più il pallone e ad impensierire il portiere avversario.
Negli  ultimi minuti del primo tempo è  un Bologna confusionario, che tenta di portare acqua al mulino dell’attacco, ma Barrow e Orsolini non pungono e Ferguson e Soriano non offrono una grande prestazione a supporto delle punte.
Rapuano fischia il duplice fischio e manda le squadre negli spogliatoi nell’intervallo: le statitistiche, impietose dicono quattro tiri in porta a zero per i granata. Difficile segnare se non si inquadra la porta.
Ricominciano i secondii quarantacinque minuti con gli stessi del primo tempo. Negli occhi rossoblù non si vedono gli occhi della tigre: il Torino non tracima, ma il Bologna continua a non prevenire.
Finalmente il primo squillo al 53esimo, con una girata di Barrow, in mezzo all’area, che impegna in due tempi Milinkovic. Ma nulla di particolarmente pericoloso per l’estremo granata.
Ma è tutto il Bologna che è in cerca di una sua identità, partendo dalla difesa che manca di incisività e supporto al centrocampo.
Al 57esimo Motta decide di provare a migliorare l’inerzia della partita e inserisce Zirkzee al posto di Soriano, riportando sulle sue zolle Barrow.
E’ un Bologna differente, che trova maggiori certezze in attacco con tutte le tre pedine del reparto offensivo al loro posto.
Il Bologna si accampa sulla trequarti granata e il pressing produce il primo frutto: lancio interessante di Zirkzee a tagliare la difesa torinista e solo un un intervento alla disperata di Schuurs evita il pareggio rossoblù per un Orsolini che non sfrutta l’occasionissima offertagli dal giovane olandese.
Al 77esimo bella azione corale del Bologna fra Schouten, Barrow, Cambiaso, con Zirkzee che gira la palla di poco sopra la traversa di Milinkovic Savic. E’ un Bologna più presente,, che pressa alto, ma ancora sterile dagli undici metri. Kyriakopoulos, subentrato al posto di Sosa, fatica a trovare il suo ruolo e poco aiuta, come quinto di centrocampo, la manovra d’attacco.
E’ un Toro stanco, anche con 5 cambi, ma regge e contrattacca, e adesso è il Bologna che ci prova, ma il massimo della pericolosità è una lisciata clamorosa di Orsolini su cross dalla sinistra. Ma troppo poco per un Bologna che ci ha abituato a giocare alla grande, qualunque avversario affronti.
Il triplice fischio di Rapuano ferma la rincorsa del Bologna al pareggio che sarebbe anche stato un obiettivo, tutto sommato, meritato.
Torino sale a 34 punti, Bologna fermo a 35 punti, mancando la grande occasione di prendersi, in solitaria, il settimo posto.
Sabato arriva la Lazio a Bologna, senza il suo Bomber, Ciro Immobile: si presenta subito un’occasione per riprendere il suo percorso virtuoso e provare a cercare quel posto che sa di Europa.

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