Bologna FC
Ecco perché Mihajlo Ilic merita spazio
Questa potrebbe essere la stagione di Ilic: scopriamo perché il suo futuro è rossoblu
Un certo Riccardo Calafiori diceva di lui che lo aveva fortemente impressionato per talento, ma, più di un anno dopo, Mihajlo Ilic non ha ancora giocato una gara ufficiale con la maglia rossoblu. Eppure, se prima sembrava mancare qualcosa per impensierire i generali Vitik, Lucumi ed il nuovo arrivo Heggem, ora il classe 2003 ha qualcosa in più. Con alle spalle un’ottima stagione in Serbia, sponda Partizan Belgrado, Mihajlo ha arricchito il bagaglio d’esperienza, ora abbastanza profondo da poter gestire gli attaccanti del nostro campionato. E sembra che anche mister Italiano voglia dargli fiducia, viste le apparizioni in amichevole, tra Sudtirol, Virtus Verona e Vis Pesaro.
Gli 11 schierati da Vincenzo Italiano in Bologna-Ofi Creta, 2-4 (© Bologna FC 1909)
Il tempo c’è per tutti
Quattro competizioni sono tante, e il Bologna non ha mai affrontato così tanti impegni nell’arco di nove mesi. Impegni che, tra l’altro, se si dovesse superare il girone di Europa League, si moltiplicherebbero a vista d’occhio. Così, Italiano, che alla Viola ha già vissuto una stagione di questo genere, sa che dovrà avere parecchi ricambi affidabili, e, se non ha aggiunto un “quinto” tra i centrali, vorrà sicuramente dire qualcosa. Mihajlo è ormai in pianta stabile un giocatore rossoblu, e col ritiro ha convinto tutti del suo valore: quest’anno troverà sicuramente spazio. Ancora più di Erlic durante la passata stagione, proprio perché gli incontri rischiano di crescere in maniera vertiginosa.
Ilic è una regola
Nonostante il vizietto del cartellino, Ilic è un centrale “alla Italiano”. Grazie a quattro reti e un assist, durante la passata stagione ha sviluppato un senso del gol importante, spiegato anche da un posizionamento in campo altissimo. Insomma, era già in missione per conquistare l’Europa. Toccando più di cinquanta palloni a partita, nonostante il suo metro e novantadue, ha concluso la stagione con un ricco 86% di passaggi completati, rendendosi un ottimo centrale di impostazione. Con un intercetto e quasi quattro palle recuperate a match, ha poi contribuito alle nove porte inviolate dei suoi, mettendo in mostra tutto ciò che in Emilia non avrebbe potuto fare. Mihajlo ha aggirato una strada bloccata, mettendosi in mostra e soprattutto prendendo fiducia: la sua strategia vincente lo ha portato, grazie al potere del lavoro, a guadagnarsi una chance. Per convincere e per restare, stavolta.
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