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Edin Dzeko, quando la carta d’identità non conta

Il Bologna pensa a un colpo d’esperienza: l’ex bomber di Roma e Inter potrebbe lasciare il Fenerbahce. Il fuoriclasse bosniaco darebbe qualità, gol e prestigio a una squadra giovane e in crescita

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Edin Dzeko (© FC Internazionale 1908)
Edin Dzeko (© FC Internazionale 1908)

Edin Dzeko e il Bologna, un’idea nata nelle scorse ore e che presto potrebbe concretizzarsi. I rossoblù si sarebbero interessati alla situazione del centravanti bosniaco in uscita dal Fenerbahce dopo due stagioni. Un colpo romantico che potrebbe portare un fuoriclasse alla corte rossoblù.

Esperienza e classe al servizio di una squadra piuttosto giovane come quella rossoblù. Il bosniaco ha una grande carriera alle spalle, in particolare in Italia, ha vinto campionati e coppe, è arrivato fino a sfiorare la gioia della Champions League due anni fa. Edin, 40 anni a marzo, è un’idea che può crescere nella testa dei dirigenti rossoblù per dare un’opzione a italiano.

Dzeko come Palacio?

La traiettoria è chiaramente diversa. Rodrigo Palacio è arrivato in rossoblù a 35 anni, dopo l’esperienza all’Inter. In realtà, per caratteristiche e anche per integrità fisicità, la carta d’identità pesava molto più sull’allora 35enne argentino che sul bosniaco oggi. Il “Cigno di Sarajevo” è un giocatore che nelle ultime due stagioni con il Fenerbahce ha segnato 46 reti in quasi 100 partite. Il numero di gare è un segno inequivocabile di integrità fisica. Il numero di reti è da grande top player. Palacio tra il 2017 e il 2021 fu fondamentale per consolidare la Serie A del Bologna e dare a quella esperienza dei rossoblù.

Un fuoriclasse per consolidare lo status

A testimonianza dell’ottimo stato di salute dell’attaccante bosniaco c’è anche l’interessamento del Como. Come i lombardi vogliono consolidare la propria posizione in Serie A, anche il Bologna vuole consolidare il suo nuovo status. Avere un calciatore come Dzeko a Bologna accresce il livello di consapevolezza di tutta la squadra. Il bosniaco è un giocatore che può dare anche prestigio. Può essere un polo d’attrazione per altri calciatori di alto, altissimo livello.

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