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Estonia vs Italia 1 a 3 – Gattuso: «Per i Mondiali, spirito giusto»

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Rino Gattuso, commissario tecnico dell'Italia in visita a Casteldebole insieme a Vincenzo Italiano (crediti Bologna Fc 1909)
Rino Gattuso, commissario tecnico dell'Italia in visita a Casteldebole insieme a Vincenzo Italiano (crediti Bologna Fc 1909)

Rino Gattuso si porta a casa la terza vittoria di fila e stacca di tre punti, in classifica, Israele, che martedì incontrerà a Udine. Martedì, un successo, ci regalerebbe, il pass definitivo per i play off, per continuare a sperare di andare ai Mondiali 2026. Di qualificazione diretta è vietatissimo parlare: l’Haaland Norway Team è a 18 punti e con una differenza reti siderale, irraggiungibile, onestamente parlando, per gli azzurri. Per questo, Rino, con grande correttezza deontologica, affronta il tema play off come l’unica via da raggiungere.

Le parole di Gattuso nel post partita

«L’importante era creare e devo dire grazie ai ragazzi. Ho visto cose importanti fin dall’inizio della settimana a Coverciano. Adesso dobbiamo continuare così. Tradizionalmente  per noi la seconda partita è quella più difficile e non possiamo permetterci di sbagliarla per mettere fuori dai giochi Israele. In questi giorni dovremo recuperare bene da questa fatica e avere ben chiaro che a Udine ci giochiamo tanto». Nella notte un charter, noleggiato dalla Federazione, è giunto a Udine alle 4 del mattino, per permettere alla Nazionale di allenarsi già oggi al Centro Sportivo Bruseschi.

Tornado al post partita, Gattuso ha chiara la sequenza degli eventi che li riguarda. «I play off vanno preparati bene. Bisogna arrivarci pronti e con la giusta testa. Prima però lo ripeto gli spareggi vanno conquistati».

Intanto, la davanti, le cose iniziano a funzionare: tre centravanti in due coppie, tre gol, uno per ciascuno. E se Kean (da valutare le sue condizioni per martedì) e Retegui hanno l’abbonamento, Pio Esposito, ieri sera, è salito per la prima volta sull’autobus delle reti in nazionale. Di loro Rino parla così:«Kean? Vediamo, gli da fastidio la caviglia, speriamo non sia nulla di grave, perchè abbiamo bisogno di lui. Però è entrato Pio, ha fatto bene. Si merita tutto perchè vedi un ragazzo di quest’età, con poca esperienza, che va su tutti i palloni come se fosse quello della vita. E’ incredibile, quando viene a legare il gioco sbaglia pochissimo, dà quantità. E un ragazzo che si fa volere bene e che sono sicuro non perderà la testa».

Ci sarebbe della flessibilità tattica dal 4-4-2 al 3-5-2 vista nel corso dei 90 minuti. Un Italia che si sa esprimere con un paio di alternative tattiche e martedì ci si prepara ad una battaglia: un successo, contro Israele, garantirebbe i play off. A Marzo del prossimo anno. Ultimo shuttle possibile per non portare a 16 anni la nostra assenza dalla competizione iridata calcistica.

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