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Europa League, i possibili ricavi del Bologna

Accesso alla competizione continentale come leva strategica per crescita, visibilità e sostenibilità economica del club felsineo

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Joey Saputo, Bologna (© Damiano Fiorentini)
Joey Saputo, Bologna (© Damiano Fiorentini)

Non sarà una sconfitta in casa dell’Aston Villa (secondo i Bookmakers, tra le favorite alla vittoria della competizione) a spegnere l’entusiasmo dei tifosi del Bologna per l’inizio dell’Europa League. Anche se non ha il fascino della Champions League, competere per il secondo anno consecutivo in una competizione è motivo d’orgoglio per tutto l’ambiente rossoblù. Dai giocatori, che hanno guadagnato la qualificazione sul campo, all’allenatore, Vincenzo Italiano, ma, soprattutto, alla società. Negli ultimi anni alla guida del club, Joey Saputo non si è mai snaturato, mantenendo l’0biettivo di garantire una situazione economica florida. Sicuramente, l’apporto economico derivante dalle competizioni europee resta una delle principali fonti di guadagno per il patron canadese, che anche quest’anno potrà beneficiarne.

Bologna, la qualificazione in Europa League vale tanto

Insieme agli introiti da compravendita di giocatori giovani con potenziale (il target preferito del Responsabile dell’Area Tecnica del Bologna, Giovanni Sartori), si aggiungono quelli dell’Europa League. Dopo un anno di Champions League, l’entrate della società saranno inferiori con ogni probabilità, ma resteranno comunque fondamentali per costruire il futuro del club.

Per iniziare, ciascuno dei 36 club qualificati alla Phase League riceverà 4,31 milioni di euro dalla quota iniziale (circa 155 milioni), che sarà divisa in due pagamenti distinti: uno iniziale di 4,14 milioni e un saldo successivo di 170.000 euro (in totale nel ciclo 2021/24 questa cifra era pari a 2,92 milioni).

I premi gara dell’Europa League

Come da regolamento della League Phase, il Bologna disputerà 8 partite in totale, 4 davanti ai propri tifosi e 4 in trasferta. In base ai risultati ottenuti in ogni incontro, il club incasserà un’ulteriore somma:

  • 450.000 euro in caso di vittoria 
  • 150.000 euro in caso di pareggio
  • Non è prevista nessuna cifra in caso di sconfitta

Per capire meglio la differenza con la Champions League, l’anno scorso i premi prevedevano 2,1 milioni di euro a vittoria e 700 mila euro a pareggio. Inoltre, dalle gare in cui verrà fuori un pareggio avanzeranno 150 mila euro che, verranno messi in una cassa comune, e verranno redistribuiti proporzionalmente al numero di vittorie nel mega girone da 36 squadre.

Premio classifica

Al termine della prima fase dell’Europa League, il Bologna riceverà un premio in base alla classifica ottenuta. Un fondo dedicato ai piazzamenti finali verrà suddiviso in 666 parti, da 75 mila euro. All’ultima delle 36 squadre verrà pagata una quota da 75 mila euro, che sarà rivista al rialzo dopo la distribuzione delle quote pareggi.

Andando oltre la prima fase poi ci saranno ulteriori premi. Le squadre posizionate dal 1° all’8° posto riceveranno ulteriori 600mila euro, mentre quelle che occuperanno dal 9° al 16° posto otterranno 300mila euro. E poi si sale:

  • club qualificati per gli spareggi (dal 9° al 24° posto): 300.000 euro
  •  qualificazione agli ottavi: 1,75 milioni di euro;
  •  qualificazione ai quarti: 2,5 milioni di euro;
  •  qualificazione alle semifinali: 4,2 milioni di euro;
  • qualificazione alla finale: 7 milioni di euro;
  • vincitrice della competizione: 6 milioni di euro.

Marketpool, il “value” del risultato dell’Europa League

Il pilastro “value”, che abbiamo imparato a conoscere nella stagione passata, comprende due parti: parte europea e parte non europea. Gli importi assegnati alle due parti sono proporzionali all’esito effettivo delle vendite dei diritti televisivi per l’Europa League:

  • L’importo disponibile per la parte europea è suddiviso in 666 quote. La squadra con il punteggio più basso riceverà una quota base dal valore di 217mila euro, a cui ne verrà aggiunta un’altra ad ogni posizione guadagnata in classifica (per esempio, la squadra con il punteggio più alto riceverà 36 quote);
  • L’importo disponibile per la parte extraeuropea è suddiviso anch’esso in 666 quote. Il minimo assegno sarà di 80mila euro, a cui si aggiungerà una quota per ogni posizione guadagnata in classifica.

Bologna, i ricavi minimi dall’Europa League

Se l’anno scorso, al termine del percorso in Champions League, il Bologna ha incassato 36,36 milioni di euro dalla UEFA, quest’anno servirà uno sforzo maggiore sul piano della prestazione e dei risultati per eguagliare quei numeri.

Un’ipotetico piazzamento in 36esima posizione, arrivato dopo 8 sconfitte, garantirebbe ugualmente al club felsineo 8,58 milioni di euro, considerando anche i bonus per la partecipazione. Proprio per questo, è ancor più importante comprendere il motivo del cambiamento nell’obiettivo minimo. Soprattutto dopo la stagione “di prova” dell’anno scorso, passare almeno ai play-off è quasi imperativo.

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1 Commento

1 Commento

  1. Doc

    29 Settembre 2025 at 10:04

    crescita?? ambizione?? sportivamente parlando la squadra é ogni anno più scarsa. Quello che vuole fare Saputo è fare cassa e basta. Motivo per cui ha comprato la società.

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