Bologna FC
Poli: «Immobile e Bernardeschi hanno qualità assolute, Ferguson farà la differenza».
L’ex esterno rossoblù promuove le mosse della società dopo le cessioni di Ndoye e Beukema: fiducia in Italiano, nei nuovi arrivi e nel progetto tecnico del Bologna
Alla luce delle cessioni di due pilastri della rosa di Italiano, come Beukema e Ndoye, l’arrivo di due veterani della Serie A, Immobile e Bernardeschi, Fabio Poli, vecchia conoscenza del Bologna, ha espresso il suo pensiero sul mercato della sua ex-squadra, della rosa e della prossima stagione.
Le parole dell’ex-esterno del Bologna Fabio Poli
135 presenze in rossoblù, superate con 29 gol e 5 assist, Poli è ancora oggi molto legato a Bologna. Su cui non ha dubbi: questa squadra saprà superare brillantemente anche questi ultimi ostacoli.
Tra gol e assist Italiano ha perso 15 realizzazioni. Questo dato la preoccupa?
«Ndoye è stato un giocatore importantissimo, ma il Bologna non è stato di certo a guardare».
Si riferisce all’acquisto di Immobile e Bernardeschi?
«Si, hanno ruoli differenti ma qualità assolute. Ciro come me ha vestito anche la maglia della Lazio e spero che possa garantire almeno 15 gol, ne sarei felicissimo. Ha 35 anni, di gol ne ha fatti di una quantità impressionante e ne farà ancora. Evidentemente ha ancora tanta voglia di incidere sennò non sarebbe venuto».
E Bernardeschi?
«Lo conosciamo tutti benissimo. Non gioca in Italia da tre anni ma è una scommessa che credo il Bologna possa vincere, un po’ come è stato per campioni veri come Baggio, Signori o Di Vaio. Mi auguro che la dirigenza abbia fatto la scelta giusta, spero che Federico possa deliziarci con le giocate che aveva già fatto vedere a Firenze e Torino. Ma mi faccia dire una cosa: sarebbe bello che oltre a loro i gol se li distribuissero tutti i giocatori offensivi. Senza Ndoye è dura, ma siamo attrezzati bene e dal mercato qualcosa potrebbe ancora arrivare».
Immobile ha le caratteristiche giuste per il calcio verticale di Italiano?
«Certo, anche se poche squadre ormai ti lasciano la profondità. Ora Ciro giocherà sfruttando al meglio la sua esperienza, magari non ha più lo scatto di dieci anni fa ma lo vedo comunque molto bene. Dovrà sfruttare quello che è il suo fisico e le giocate dei suoi compagni. Dovrà essere aiutato ma sono convinto che risponderà presente».
Servirà anche come chiocca per i compagni?
«A Castro e Dallinga la concorrenza farà bene, cresceranno tutti insieme in una stagione che sarà lunghissima».
E poi ci sono Cambiaghi e Domínguez
«Si, che sono davvero bravissimi. Hanno dimostrato di avere qualità tecniche di altissimo livello, specialmente Domínguez ha dei colpi straordinari. Ma anche Cambiaghi ha prospettiva e sa cambiare le partite».
Santiago Castro e Benjamin Dominguez (© Bologna FC 1909)
Senza dimenticarsi di Orsolini, restando sugli esterni
«Assolutamente. È stato il bomber dello scorso anno ed è ormai una bandiera, il giocatore più iconico che abbiamo. In più veste il mio numero 7, sicuramente se dovessi comprare una maglia prenderei la sua».
Non è particolarmente preoccupato quindi
«Per nulla, se guardiamo i numeri di Immobile, Bernardeschi, Orsolini e gli altri a livello di segnature possiamo stare tranquilli. Poi è chiaro che ci sono tanti fattori da considerare, ma se tutta la squadra gira là davanti ci sono qualità importantissime».
Italiano la convince?
«Il mister ha indovinato tutte le sue scelte e mi auguro che anche quest’anno ne faccia tante e le vinca tutte.
Vincenzo Italiano al via del primo allenamento della sua seconda stagione al Bologna (© Bologna FC 1909)
Sarà interessante, per esempio, vedere come sarà utilizzato Bernardeschi: può giocare largo ma anche dietro la punta. Quando uno è bravo e intelligente può essere messo davvero in qualsiasi ruolo, e Federico lo è».
Fa male però vedere certe cessioni?
«È chiaro, ma è successo anche l’anno scorso e non mi sembra sia andata malissimo. Davanti a certe richieste se ci sono dei programmi è giusto accettare. Quando arrivano certe cifre, con ingaggi anche molto alti peri giocatori, è davvero difficilissimo rifiutare. Ora tocca ai dirigenti sorprenderci ancora».
Oltre a Ndoye ha salutato anche Beukema
«Si, ma è arrivato Vitik
Martin Vitik (© Bologna FC 1909)
e speriamo faccia lo stesso percorso di Sam in termini di approccio e crescita immediata. Ho fiducia in Sartori e Di Vaio e spero che Italiano ci sorprenda ancora».
Il mister è anche uno dei pochissimi, solo sette, allenatori confermati in Serie A
«Può essere un bel vantaggio, si riparte da un piano chiaro e definito. Ha dimostrato di avere grande qualità e dell’intuito davvero interessante. Sono convinto che ci farà divertire ancora».
Tra le mosse più sorprendenti c’è quella che ha portato Odgaard dietro la punta?
«Assolutamente, è stata una soluzione importantissima. Ma c’è un altro giocatore che farà la differenza».
Ferguson?
«Esatto, dopo l’infortunio ha potuto rifare la preparazione estiva e sarà importantissimo. lo vedo davvero bene al fianco di Freuler, e tornando al suo 100% potrà fare delle cose meravigliose».
Si rivede in qualche giocatore del Bologna?
«Sinceramente no perché il calcio è cambiato troppo Io nascevo come tornante, un po’ Orsolini e un po’ Cambiaghi, ma potevo muovermi con maggiore libertà. Ora i giocatori hanno posizioni un po’ più fisse».
Sentiamo grande fiducia, ci tiene a mandare un messaggio ai tifosi del Bologna?
«Da tifoso a tifoso, certo. Penso che tutta Bologna debba stare tranquilla: il club ha la fortuna di aver trovato un presidente come Saputo che ci farà divertire ancora. Ai tifosi dico di stare vicino alla squadra come hanno sempre fatto, ben sapendo che quello che è importante è sempre e solo la maglia. Tutto il resto, anche i giocatori che passano, è un contorno».
Fonte – Davide Centonze, Più Stadio
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