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FCSB-Bologna 1-2: Il Bologna da 1 a 10

Scopriamo i segreti del successo europeo grazie alle 10 statistiche chiave

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Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)
Il Bologna da 1 a 10 (© 1000cuorirossoblu)

Nell’arco di pochissimi giorni, il Bologna, non senza difficoltà, ha superato un tabù che, fuori casa, reggeva dal finale della passata stagione. Tra Cagliari e Bucarest sono arrivate due vittorie che sanno di nuovo inizio, nonostante una prestazione, quella di ieri, che, a tratti, è stata congelata dalla reazione di nervi dello Steaua. Poco importa, ad ogni modo, perché in gare come queste ciò che conta è uscire coi tre punti in mano. E così è stato.

1- Il passaggio chiave di Freuler

Il furto che origina la rete del 2-0 è farina del suo sacco. Per il resto, la sua è la solita partita nella quale detta legge e sbaglia poco o nulla. La sua continuità, a quest’età, è qualcosa di cui sentiamo parlare troppo poco.

2- Le grandi occasioni create da Dallinga

Quando parte da titolare, Dallingol sa come mettere l’artiglio sul match. Così è andata anche ieri, con l’olandese che ha creato, si è mosso, ha concluso e servito pure un assist. In Europa League si trasforma, e per far riposare Castro dal primo minuto è un’ottima arma. Meglio dall’inizio che a gara in corso.

3- I duelli a terra vinti da Lucumi

Ancora una volta, il colombiano si è comportato bene per tutta la partita. Purtroppo, però, a Bucarest è arrivato il primo errore pesante dopo due mesi. Se arrivano a questa frequenza non è un problema: nessuno è perfetto e la difesa subisce urti costanti. Ma attenzione, in via preventiva, alle ricadute.

Jhon Lucumí in partenza per Bucarest (© Bologna FC)

Jhon Lucumí in partenza per Bucarest (© Bologna FC)

4- I corner dello Steaua

La reazione tutta grinta e nervi dei ragazzi di Charalambous ha fatto faticare e non poco i reparti arretrati dei rossoblu. Nella bolgia dell’Arena Nazionale, però, era difficile aspettarsi qualcosa di diverso e, alla fine, l’ordine ha vinto ai danni dell’impeto. Tradotto in parole povere: i rossoblu hanno dimostrato maturità da vendere, anche in un secondo tempo difficile.

5- Le parate di Skorupski

Ancora una volta, il Benjamin Button polacco salva il risultato. E’ grazie ad almeno due o tre interventi dei suoi se i rossoblu sono tornati a casa con la vittoria: il turno di riposo a Cagliari gli ha decisamente fatto bene. Il Bologna ha due portieri più che attrezzati.

6- I passaggi nella metà campo avversaria di Ferguson

Entra e lotta come Braveheart per difendere tre punti d’oro. Oggi è evidente come, dopo il grave infortunio di due stagioni fa, lo scozzese si sia dovuto reinventare con caratteristiche diverse, ma mantenendo sempre quella grinta che lo rende un osso duro per tutti. Un capitano coraggioso che non ha paura di gettarsi nelle avventure serve eccome nello spogliatoio.

7- I lanci di Moro

Attento in mezzo al campo, Nikola colleziona un’altra promozione a pieni voti. E pensare che, a giugno, avrebbe potuto lasciare Bologna ci fa comprendere come certe volte serva solamente una chance, una giocata o una buona gara per svoltare.

8- I falli subiti da Olaru

Se c’è un giocatore che ha davvero impressionato tra le file del FCSB, quello è Darius Olaru. Non tanto per il contributo tecnico quanto per quello energetico, in quanto il 27 ha mostrato di voler lottare come un gladiatore fino alla fine, facendo uno spot non banale per lo sport più amato del mondo. La maglia va onorata: grazie Darius per avercelo ricordato.

9- I passaggi di Cambiaghi nella metà campo avversaria

Entra e, pur non segnando o fornendo assist, da un preziosissimo contributo, usurando la corsia degli avversari e costringendo la difesa a spendere parecchie energie. Il suo scatto nel recupero, anche se si è concluso in un nulla di fatto, vale tantissimo per tutti i suoi compagni: quando scende in campo, il motorino di Monza fa sul serio.

10- I corner del Bologna

Partenza forte, due gol, poi controllo della partita a ritmi più bassi (o almeno questo speravano i ragazzi). Il piano messo in campo dal Bologna è stato intelligente, di gestione e meno dispendioso, per permettersi il lusso dei titolari anche a Firenze. Perché il Derby dell’Appennino è sentitissimo, e la trappola contro una Viola rabbiosa e in difficoltà è dietro l’angolo.

Fonte: Sofascore

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