Bologna FC
Federico dodicesimo Ravaglia
Il Bologna ha spiegato come avere un secondo portiere affidabile non sia solo un dettaglio, ma un valore inestimabile
Sull’album Panini, per ogni squadra di Serie A non c’erano più undici caselle da riempire, bensì dodici. Correva l’anno 1965, quando l’iconica raccolta di figurine spiegava ai tifosi di una nazione intera la nuova norma del Consiglio Federale: la possibilità per ogni squadra di portare in panchina un portiere di riserva che, in qualsiasi momento e per qualunque motivo, poteva sostituire il titolare. Entrambi avrebbero dovuto indossare lo stesso completo perché a distinguerli sarebbe stato solo il numero: l’1 per il titolare, il 12 per la riserva.
L’arte del dodicesimo
Il dodicesimo del Bologna è Federico Ravaglia, ma sulle spalle porta il numero tredici, in memoria dello zio Andrea Tattini, icona del basket bolognese scomparso lo scorso marzo. Quante volte, da buon secondo portiere che si rispetti, si sarà posto la domanda: perché lo faccio? Ebbene, la risposta ce l’abbiamo noi: per notti come quella di giovedì.
Federico Ravaglia in Bologna-Genoa (@Damiano Fiorentini)
Sotto gli occhi di migliaia di compaesani, Ravaglia ha custodito la rete fra i pali come un vero primo. Esordio europeo stagionale per lui, ma visti gli interventi la sua prestazione aveva più le sembianze di una serata ordinaria. Ha giocato con la lucidità di chi si è preparato a lungo per quel momento. Perché è proprio questo che il dodicesimo è chiamato ad affrontare: passa settimane nell’ombra, poi di punto in bianco deve dimostrare di essere all’altezza senza margini d’errore. Ravaglia lo ha fatto.
Federico dodicesimo Ravaglia
Quello contro il Salisburgo è sembrato un esordio solo sulla carta: in campo ha messo in scena una prestazione di un portiere che conosce le sue qualità e che non si lascia travolgere dall’emozione. In una serata dal peso specifico non indifferente, Federico Ravaglia ha spiegato come avere un secondo portiere affidabile non sia solo un dettaglio, ma un valore inestimabile. Giovedì notte, il Bologna ha dimostrato perché è stato inventato il ruolo del dodicesimo e quanto possa valere.
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