Bologna FC
Fenucci: «Beukema e il treno del mercato? Cercheremo di farglielo perdere»
Intervistato al Festival della Serie A, Claudio Fenucci ha parlato della volontà della società di allungare la rosa e degli ultimi rumors di mercato.

L’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci è stato ospite al Festival della Serie A tenutosi a Parma. Intervistato dai microfoni della Lega Serie A e successivamente da quelli di Sky Sport, Fenucci ha parlato del rapporto con Italiano, delle ultime voci di mercato – prima fra tutte quella riguardante Sam Beukema e la clausola di Lucumi – del modus operandi di Sartori e più in generale della società-famiglia rossoblù.
La scelta di Italiano dopo l’addio di Thiago Motta
«Quando ci siamo resi conto che Thiago non sarebbe rimasto – un po’ prima rispetto a quando effettivamente ce lo ha comunicato – l’unico tecnico che ci è venuto in mente è stato Vincenzo Italiano. Sia per i risultai, perché ovunque è andato ha fatto sempre bene, e poi perché alla Fiorentina ha gestito con grande intelligenza i tre impegni settimanali. Quello che abbiamo scoperto oltre il lato professionale è stato il lato umano perché è una persona empatica, molto disponibile al dialogo. Ci siamo trovati bene subito e il successo in Coppa Italia ha suggellato questo rapporto tanto che si siamo seduti insieme subito per cercare di prolungare e levare il suo nome dalle varie voci di mercato».
Italiano: un inizio lento, ma poi i risultati sono arrivati
«Vincenzo ha lavorato molto. Io sono stato la prima settimana in ritiro e per i calciatori non era facile. Alla fine, ogni tanto in panchina qualcuno diceva “statevi zitti” perché non si capiva più niente. Giustamente le indicazioni di gioco erano completamente diverse nella riconquista della palla rispetto a Thiago Motta con cui pure avevamo fatto una bellissima annata giocando un gran calcio. Ha lavorato tanto, i giocatori si sono messi a disposizione e anche in campo si è dimostrata questa crescita. Le prime giornate abbiamo lasciato un po’ di punti e c’è stata anche qualche critica ingiusta nei confronti dell’allenatore però poi, anche grazie alla sua spontaneità, è entrato subito nel cuore dei bolognesi» .
Fenucci sul mercato: si cercherà di trattenere più giocatori possibili, ma per Lucumi c’è una clausola
«La situazione del mercato è sempre la solita in cui i nostri giocatori vengono accostati ad altre squadre. Adesso la cosa è normale, durante il campionato mi dava fastidio. La volontà è quella di trattenerne il più possibile, se fosse possibile – ma inimmaginabile – tutti, perché vogliamo continuare questo percorso, perché abbiamo quattro competizioni e vogliamo far bene. Sappiamo che potrebbe essere difficile ma la volontà è quella di trattenerli tutti. Ci sono però dei casi particolari, come è avvenuto l’anno scorso per Joshua che aveva una clausola e quindi ha potuto decidere indipendentemente da noi del proprio destino. In questo caso, quest’anno si tratta di Lucumi».
«Ho chiesto a Giovanni (Sartori ndr) e al mister il sacrificio di avere una rosa un po’ più lunga. Avremo 8/9 partire al mese e i dati che vengono in generale dall’Europa parlano di un aumento degli infortuni, non solo durante le gare, ma anche negli allenamenti che ormai sono di uguale intensità. Punteremo quindi su una rosa più lunga perché dobbiamo affrontare quattro competizioni.
Fenucci sulle dichiarazioni di Beukema
Alla dichiarazione di Sam Beukema riportata oggi da Espn («Vedremo se arriverà qualcosa di veramente buono perché anche io ho le mie ambizioni personali. Se quel treno arriverà potrei saltarci sopra») Claudio Fenucci ha risposto così: «Cercheremo di fargli perdere il treno! (ride ndr) E dopo che ha perso il treno lo convinceremo che con noi può fare ancora un percorso di crescita, dandogli magari le giuste soddisfazioni a livello economico. Abbiamo tante competizioni e possiamo ancora raccontare ai nostri giocatori una storia di traguardi e successi e vorremmo continuare con questo gruppo».
«Sartori e il suo staff lavorano da tempo, perché i risultati che si conseguono anche in termini di ricerca sono frutto di un lavoro durante l’anno. Abbiamo una ventina di persone che girano, vediamo più di 2000 partire dal vivo. C’è un lavoro già preparato, abbiamo degli obiettivi, poi portarli al compimento dipende anche da situazioni economiche, ma questo lo vedremo strada facendo».
Fenucci su Bologna e la professionalità della società rossoblù
«Bologna è una città di passione e che ti lascia vivere. Anche quando le cose non andavano bene non c’è mai stata una forma di pressione e c’è sempre stato il rispetto. Quello che abbiamo fatto è stato creare un ambiente professionale. Abbiamo investito e comprato il centro sportivo, lo abbiamo completamente ristrutturato e stiamo continuando a lavorarci. Al di là dell’efficienza che questo porta, la sensazione che un giocatore deve avere appena arriva a Bologna è quella della professionalità della società. Perché se tu dai organizzazione e serietà puoi pretendere la stessa professionalità in cambio dai tuoi tesserati. Poi ovviamente chi arriva ritrova quell’elemento di famiglia che Joey richiama con il “We are one” su cui noi puntiamo molto, ma non come slogan, come comportamento all’interno della società».
We are one: un punto di forza non voluto, ma nato spontaneamente
«Il gruppo è cresciuto e il livello delle prestazioni si è alzato anche singolarmente. Questo è l’effetto di un gruppo che sta bene insieme e che lavora, che ogni giorno cerca di migliorarsi. Io credo che il Bologna sia una bellissima famiglia sportiva in cui c’è organizzazione, si rispettano i ruoli e ancora prima si percepisce quel senso di comunità interno che poi cerchiamo di trasformare in valori sportivi anche nelle difficoltà. Ad esempio con Sinisa che è sempre con noi: abbiamo un quadro in cui sorride in una delle sale riunioni. E questo senso di appartenenza si è percepito. Questo è un punto di forza non voluto, ma che dipende semplicemente da come siamo fatti noi, ed è stato quello che ci ha permesso di realizzare questo percorso».
Fonti: Serie A, Sky Sport
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Sergio
7 Giugno 2025 at 20:38
Un commento che non fa una piega, da parte di una Società non solo seria ma anche molto competente. Come sostenitore appassionato di questi colori rossoblu sin dal 1960 (con stagioni felici a quelle più buie), pssione trasmessa da mio padre, faccio i miei più sinceri complimenti alla Società per quello he ha fatto sinora, augurandole anche di ritornare a diventare quello straordinario squadrone che faceva tremare tutti. Forza sempre grande Bologna