Bologna FC
Dalla Scozia a Bologna, Ferguson accelera: ora guida lui
Per la Scozia è la notte decisiva: Ferguson guida la squadra verso il Mondiale e dopo sarà pronto per il ritorno a Casteldebole.
A Glasgow lo attende la gara decisiva contro la Danimarca per il Mondiale: leader totale della Scozia e punto fermo del Bologna, Ferguson sta vivendo il momento più alto della sua crescita. E senza Freuler, il centrocampo rossoblù si affida soprattutto a lui.
La Scozia di Ferguson si prepara alla serata più importante: la sfida con la Danimarca a Glasgow vale il pass diretto per il Mondiale. È una partita che Lewis sente addosso più di tutte, perché in questo momento è un pilastro della Nazionale. Il ct Steve Clark gli chiede qualità e continuità, Italiano pure: non è un caso che, mentre in Scozia lui sia uno dei leader riconosciuti, in rossoblù abbia già guadagnato un ruolo centrale, destinato a diventarlo ancora di più con l’assenza di Freuler. Dopo l’impegno con la Nazionale, Ferguson rientrerà subito a Casteldebole per preparare la gara di Udine, con lo staff che valuterà se farlo partire titolare o gestirne i minuti.
Ferguson Bologna Scozia
Una sfida che pesa come una finale
Questa sera la Danimarca si presenterà a Glasgow con un punto di vantaggio: per la Scozia la vittoria è obbligatoria. Ad Hampden Park si prevede una battaglia, e Ferguson sarà al centro di tutto, come lo è ormai da mesi nella selezione scozzese.
Lo scorso 9 ottobre segnò il suo primo gol in Nazionale contro la Grecia, una gioia immensa per lui. Ora in questa gara, può cambiare la storia del gruppo, Lewis si presenta con la convinzione di poter incidere davvero.
Lewis Ferguson esulta dopo il gol del 2-1 in Scozia-Grecia (© Lewis Ferguson via Instagram)
Un’altra sfida: il ritorno dopo l’infortunio
Un anno fa, proprio in questo periodo, Ferguson rientrava in campo dopo l’infortunio al ginocchio che lo aveva fermato nel finale della scorsa stagione. Oggi, invece, non solo è tornato ai suoi livelli, ma sembra persino più forte. La sua crescita continua anche con Clark, che si aspetta da lui continuità e personalità per aiutare la squadra a sbloccarsi.
Senza Freuler, è lui il riferimento del Bologna
Italiano ovviamente non sia aspettava l’infortunio di Freuler, ma aveva già schierato più volte Lewis in una posizione più arretrata. Ora, con Remo fuori causa, la responsabilità aumenta: Ferguson diventa il perno della mediana. Lo si è visto chiaramente anche nella sfida contro il Napoli, dove Lewis ha dimostrato maturità tattica, gestione del ritmo e grande capacità a verticalizzare. Perché Italiano punta così tanto su di lui? Per rendere il Bologna meno prevedibile, rinnovando movimenti e letture in mezzo al campo.
Crescita continua, numeri da leader
Sul piano atletico Ferguson impressiona: contro il Napoli ha percorso 13.222 chilometri, confermando di poter giocare il qualsiasi zona del centrocampo. Essere ovunque può diventare un vantaggio decisivo, ma anche una responsabilità: riuscirà a mantenere questa continuità? I numeri dicono di sì. Nella sfida con i partenopei ha registrato ben 30 verticalizzazioni, più di chiunque altro fra i ventidue in campo e il doppio rispetto al secondo migliore rossoblù, Miranda, fermo a 16.
Anche i passaggi riusciti sono stati da applausi: 53, con una precisione altissima e in costante miglioramento. Se aumenterà ancora un po’ la velocità d’esecuzione, si potrà parlare di perfezione.
Rientro a Bologna e nuove certezza dopo la sosta
Dopo l’impegno con la Nazionale, Ferguson tornerà a Casteldebole giovedì. Lo staff di Italiano valuterà la sua condizione per capire se schierarlo subito a Udine o meno. Intanto Lewis arriva da questo doppio impegno internazionale con ancora più fiducia e consapevolezza del suo ruolo: nelle rotazioni di Clark è diventato un punto di riferimento costante, e a Bologna il suo peso cresce di settimana in settimana.
Una domanda allora sorge spontanea: fin dove può spingersi questo nuovo Ferguson?
Fonte: Più Stadio, Davide Centonze
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