Da Tarozzi a Niccolini: quando Fiorentina e Bologna si incrociano, ma non solo sul campo

Nella passata stagione, il derby tra Fiorentina e Bologna finì 3-2 al Franchi, con la curva Fiesole divisa tra chi contestava e chi applaudiva. Quel giorno, Vincenzo Italiano ricevette un lungo applauso sotto la curva, un gesto che spaccò maggiormente l’ambiente viola.

Pradè aveva attaccato con durezza Italiano per l’esultanza, a suo avviso eccessiva e scomposta. Fra i due è poi arrivata la pace: lo stesso Pradè, nei giorni scorsi, ha chiamato Italiano in ospedale per augurargli una pronta guarigione. Oggi, probabilmente, si sarebbero abbracciati negli spogliatoi del Franchi, ma Vincenzo dovrà restare ancora ricoverato.

Italiano e Pioli, destini incrociati

Vincenzo Italiano durante Lecce-Bologna (© Bologna FC)

Sulle panchine di oggi siedono due uomini con un legame particolare con l’altra parte dell’Appennino. Italiano ha scritto pagine importanti a Firenze negli ultimi anni, portando la squadra in finale di Conference League per due volte e una in finale di Coppa Italia.

Pioli, invece, conosce bene Bologna: fu proprio lì che iniziò una parte importante della sua carriera, tra panchine giovanili e prime esperienze in Serie A. Anche per lui, quindi, questa non è una semplice partita.

Niccolini, il “cuore” viola nello staff rossoblù

Accanto a Italiano lavora Daniel Niccolini, il suo vice, figlio di Maurizio Niccolini, storico dirigente del settore giovanile della Fiorentina e volto conosciuto al Viola Park. Daniel è cresciuto tra le mura fiorentine, dove ha mosso i primi passi anche da calciatore, militando in Serie C.

Oggi, padre e figlio si trovano su fronti opposti, ma con la stessa passione: due generazioni unite dal calcio.

Tarozzi e Pioli, compagni di viaggio

Stefano Pioli, allenatore della Fiorentina (© ACF Fiorentina)

Sull’altra panchina, al fianco di Pioli, c’è Andrea Tarozzi, ex terzino originario di Sasso Marconi. Anche lui conosce bene entrambe le realtà: ha vestito sia la maglia viola sia quella rossoblù, oltre ad aver fatto parte della Fiorentina nei suoi anni d’oro.

Dopo il ritiro, Pioli lo ha voluto con sé come collaboratore tecnico: una coppia affiatata che condivide valori e visione calcistica.

Un intreccio di storie e ricordi

Dietro questa sfida si intrecciano percorsi umani prima ancora che sportivi: ex giocatori, figli d’arte, allenatori passati da una parte e dall’altra.

Fiorentina-Bologna, insomma, non è solo una gara di campionato: è un derby di emozioni, di rapporti e di riconoscenze che resistono al tempo e ai colori.

Fonte: Stadio, Alberto Polverosi

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